Per carta e grafica rallentamento alla fine del 2016
L’anno si chiude comunque bene
pSono segnali di leggero rallentamento quelli che arrivano dall’ultima indagine congiunturale della Federazione della Filiera della carta e della grafica: settore da 23,5 miliardi di giro d’affari nel 2015 (+1,6% sul 2014), in grado di dare lavoro a 170.100 addetti (-0,9%) all’interno di 19.400 imprese (-3,5%).
Segnali di frenata, quindi, dopo un buon primo semestre. Comunque non dovrebbe risultare inficiata la chiusura in positivo del 2016 per un settore che, spiega Pietro Lironi, presidente della Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, durante l’anno si è mostrato «in ripresa e in linea con l’andamento positivo dell’economia italiana che cresce, sebbene a ritmi decisamente più moderati dell’economia internazionale e ancora insoddisfacenti». I dati elaborati dall’Università Bocconi, conferma Alessandro Nova, docente che conduce l’indagine, evidenziano risultati che «mantengono una discreta intonazione ma la dinamica tendenziale mostra un leggero peggioramento». Le aspettative degli imprenditori di questo macrosettore evidenziano dunque prudenza e, nella dinamica fra mercato interno e mercato estero, una situazione lievemente migliore per quanto riguarda il mercato oltreconfine, pur scontando, quest’ultimo, una flessione delle aspettative.
«In grossa difficoltà – spiega il presidente della Federazione della Filiera della Carta e della Grafica Pietro Lironi – resta il settore grafico-editoriale. Ecco perché la Federazione si è battuta nel corso del 2016, in sede politica, affinchè il Governo adottasse degli interventi di sostegno alla lettura e di conseguenza alla domanda e al consumo di prodotti stampati, con ricadute positive quindi anche sugli altri settori della filiera». Bene il Bonus di 500 euro per i diciottenni spendibile per libri e altri prodotti culturali, precisa Lironi, ma «a fronte della perdurante crisi del settore grafico editoriale e del calo produttivo che ha caratterizzato il comparto anche nel 2016, e siamo a un -47% dal 2007, questo provvedimento, seppure importante come segnale politico di attenzione non può essere sufficiente».
La Federazione ha accolto con favore i provvedimenti su iperammortamento e superammortamento di Industria 4.0, ma ancora restano problemi come «l’alto costo dell’energia» e c’è da percorrere l’ultimo miglio sulla promozione della pubblicità incrementale sulla stampa, con il decreto attuativo.
Per quanto riguarda i settori, va meglio per i costruttori di macchine grafiche, cartotecniche e per il converting. All’opposto la situazione delle imprese produttrici di carte e cartoni, soprattutto in riferimento alle performance sul mercato interno.