L’auto ibrida cerca know how italiano
pDmg meccanica sceglie la tedesca Grob per rafforzare un percorso di crescita e di riposizionamento, nell’ambito del crescente interesse delle grandi case produttrici per l’ elettro mobilità. Il gruppo bavarese ha rilevato l’intero capitale dell'azienda di Torino, realtà da 10 milioni di fatturato in forte sviluppo, specializzata nella realizzazione di macchine per la produzione di statori per i motori elettrici (la parte fissa, intorno alla quale vengono montati gli avvol- gimenti). Bocche cucite sul valore dell’operazione, seguita da Translink corporate finance. Si tratta però di un valore che supera di molto i parametri di settore, giustificato dalle potenzialità di svi- luppo individuate dai tedeschi. A sua volta l’azienda italiana, che ha valutato fino all’ultimo alternative, ha scelto Grob per le possibilità di sviluppo offerte. «Fino a oggi producevano un centinaio di macchine all’anno - sintetizza uno dei due titolari, Mauro Marzolla -. Ora dovremo installare almeno 7-8 linee di produzione. I tedeschi investiranno molto in Italia, stiamo già cercando un nuovo sito nei dintorni di Torino».
Marzolla ha fondato Dmg (insieme a Giuseppe Debilio) all’ini- zio degli anni Novanta, come spin off di Pavesi, uno dei maggiori produttori italiani di macchine avvolgitrici per motori elettrici.
«Abbiamo iniziato vendendo ai costruttori italiani di elettrodomestici» spiega Marzolla, che guida l’azienda con Marco Debilio, figlio del cofondatore. La svolta è alla fine degli anni Novanta, con l’avvio di una commerciale in Cina. «Ci siamo messi a vendere macchine diverse, più strutturate - prosegue - e il fatturato ha iniziato ad aumentare». Negli ultimi an- ni le competenze di Dmg hanno incrociato le esigenze di alleggerimento e di alimentazioni ibride dell’automotive, con una crescita dei ricavi a un tasso del 20% annuo. «Proseguire sulla strada della crescita interna era impensabile - spiega Marzolla -, oggi sul mercato ci sono nuove tecnologie che rischiano di azzerare il nostro vantaggio competitivo, ci sono mercati a noi preclusi, per i quali servono qualifiche e certificazioni».
La necessità di Dmg di crescere ha incrociato le esigenze di Grob, in cerca di una verticalizzazione che colmasse alcune lacune del portafoglio prodotti. Con Dmg i tedeschi (forniscono centri di la- vorazione) vogliono confermarsi partner affidabili per l’industria auto anche per i centri di lavoro relativi a motorizzazioni ibride. «Grob ci apre a nuovi mercati» spiega Marzolla. I tedeschi aiuteranno l’azienda ad allargare le competenze di prodotto. L’obiettivo è fare di Dmg il competence center mondiale di Grob per i motori elettrici, investendo in r&d e assumendo ingegneri. Lo step successivo sarà replicare il modello italiano nelle altre aree del mondo dove è concentrata la produzione auto, rendendo le tecnologie di Dmg trasversali e applicabili su tutte le piattaforme.
IL COMMENTO «Proseguire con la crescita interna era impensabile, ora ci apriamo a nuovi mercati» spiega Mauro Marzolla, titolare di Dmg