Gli addetti Ast chiedono partecipazione
pI lavoratori della Acciai speciali Terni chiedono maggiori opportunità di crescita professionale e una migliore comunicazione e condivisione degli obiettivi da parte del management. D’altra parte, si dichiarano orgogliosi di lavorare in Ast e soddisfatti del lavoro, affermano di essere trattati con rispetto, di avere un buon equilibrio tra lavoro e famiglia, oltre ad avere una ferma convinzione dell’alta qualità della produzione e dei servizi dell’azienda siderurgica. È il quadro di sintesi che emerge dal sondaggio globale di Thyssenkrupp (riguarda 116mila lavoratori in tutto il mondo), che quest’anno ha interessato anche gli impianti di Terni, tornati a controllo tedesco a fine 2013. Lo scopo dell’indagine (76 do- mande suddivise in quattordici categorie) è elaborare le future strategie di miglioramento delle dinamiche lavorative interne: dopo il 2014 sono state oltre 12mila le azioni di miglioramento attuate a livello mondiale da Tk.
«Con la pubblicazione dei risultati - spiega l’ad di Ast Massimiliano Burelli - in azienda parte il processo di follow up per dare attuazione alle azioni di migliora- mento indicate dai nostri dipendenti: sulla base dei feedback ora siamo chiamati tutti a individuare soluzioni per sviluppare misure adeguate, migliorare ambiente di lavoro e performance».
Ast ha da poco portato a termine un significativo piano di turnaround, che ha comportato, tra le altre misure, uscite volontarie per 400 persone da luglio del 2014 ( 36 i giorni di sciopero legati alla vertenza), con un budget di investimenti per il quadriennio 20142018 di circa 160 milioni. Dopo l’utile dell’ultimo esercizio (il primo da 8 anni), i dati della prima trimestrale dell’anno fiscale 2016/17 di ThyssenKrupp confermano il buon andamento dell’azienda. «Le attività riguardanti la business area Material Services, di cui l’Acciaieria fa parte - si legge in una nota aziendale - hanno beneficiato della ripresa dei mercati dei materiali e anche della crescita di Ast».