Pinot e Ribolla apprezzati in Canada
pLa settimana scorsa i vini friulani si degustavano a New York e in California, nell’ambito dell’Italian Wine Week. All’inizio di marzo toccherà a Houston e Los Angeles: «Quello americano resta un mercato privilegiato - spiega Giorgio Colutta, consigliere dell’azienda speciale Imprese e Territorio della Cciaa di Udine e produttore - e ora c’è spazio per esplorare zone meno battute come il Texas e altri stati centrali». La Camera udinese è stata fra le prime, nel 2011, a organizzarsi per usufruire dei fondi comunitari Ocm destinati ai produttori vitivinicoli per la promozione all’estero: ora si è costituita una associazione temporanea di 54 imprese «che in questo modo possono avere un stimolo all’export e fare esperienza in questo ambito». Lo scorso ottobre l’attività di promozione del vino friulano aveva fatto tappa in Canada, in due tappe nelle principali città: Vancouver e Calgary, Toronto e Montréal. Nel 2015 proprio questo Paese ha fatto segnare importazioni di vino dal mondo per oltre 2,2 mi- liardi di dollari con una crescita del 7% sul 2014, e qui il vino italiano gioca un ruolo strategico con una domanda di crescita stabile da un decennio. Dal 7 al 9 marzo 2017, invece, l’attenzione si sposta su Guadalajara (Messico). Le Camere di Commercio di Udine e della Venezia Giulia - Azienda Speciale Zona Franca promuovono, all’interno del Padiglione Italiano, la partecipazione collettiva friulana alla Fiera Alimentaria Messico. Proprio in occasione della Borsa Vini svoltasi a settembre e alla missione organizzata dalla Camera di Commercio di Udine si è potuto riscontrare come l’interesse verso i prodotti alimentari italiani sia molto sentito soprattutto da parte dei consumatori messicani di fascia alta. Sono stati aperti molti punti vendita gourmet e ristoranti italiani, favorendo l’aumento del consumo di prodotti alimentari simbolo quali parmigiano, pasta e, appunto, vino. «L’internazionaliz- zazione del nostri vini prosegue mettendo al centro i vitigni bianchi: il prosecco naturalmente, un successo trainato anche dal vicino Veneto, ma anche la Ribolla Gialla per la quale abbiamo conquistato la Doc - spiega Cesare Bertoia, presidente della Coldiretti di Pordenone -. E poi c’è il pioniere, quel Pinot grigio che qui, grazie alle escursioni termiche, raggiunge livelli qualitativi elevati». Anche la Regione fa la sua parte: lo scorso gennaio è stato ribadito il ruolo privilegiato del Friuli VG nelle relazioni tra l’Italia e la Repubblica dell’Azerbaijan e le prospettive di rafforzamento dei rapporti bilaterali in campo agroalimentare. Nell’incontro fra l’ambasciatore Mammad Ahmadzada e l’assessore alle Risorse agricole Cristiano Shaurli, il rappresentante diplomatico ha illustrato la volontà della Repubblica caucasica di riappropriarsi di una peculiarità azera: la produzione vitivinicola. Nella collaborazione con il Friuli VG l’Azerbaijan può trovare uno know how di alto profilo.