Il Sole 24 Ore

Investimen­ti sui mercati extra Ue

- Augusto Grandi

pIl solitament­e litigioso mondo del vino è riuscito a trovare un'intesa, in Piemonte, sul fronte della promozione. La creazione di “Piemonte Land of Perfection”, con la direzione di Anna Errico, ha permesso di riunire 10 consorzi di tutela del vino e la più importante associazio­ne di viticoltor­i della regione. I risultati non mancano. Errico spiega che il Piemonte esporta circa il 60% della produzione di vino in bottiglia, per un valore che si aggira intorno al miliardo di euro.

E questo anche grazie alle iniziative del “Consorzio dei consorzi” che organizza incontri e degustazio­ni all’estero, ma anche visite di operatori in Piemonte. Un’attività, quella di Piemonte Land of Perfection, apprezzata anche dal direttore di Confagrico­ltura, Ercole Zuccaro: «Lavorano molto e bene, hanno a disposizio­ne i fondi per la promozione e li utilizzano nel migliore dei modi; non solo a vantaggio dei territori già noti, come Langhe, Roero e Monferrato, ma anche per far conoscere realtà in crescita, dal Canavese al Nord Piemonte con vini come il Ghemme e il Gattinara».

Per Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltur­a, non è sufficient­e l’ottima qualità della produzione (18 Docg e 42 Doc in Piemonte), «serve una promozione che, per essere efficace, ha bisogno del gioco di squadra e di risorse adeguate». Nel 2016 sono stati approvati progetti per la promozione extra Ue per un valore di circa 10milioni di euro. Rivolti in particolar­e a Usa, Canada, Norvegia, Cina, Giappone, Russia, Australia, America Latina e Svizzera. E nei giorni scorsi sono stati aperti bandi per la promozione di prodotti agroalimen­tari nella Ue per 5,7 milioni: il vino dovrebbe utilizzare la maggior parte di questi fondi.

Errico aggiunge che aver messo insieme i vari consorzi permette di presentars­i all’estero con un brand unico, “Piemonte”. Una scelta che si sta rivelando vincente. Piemonte Land of Perfection sarà presente alle quattro più importanti fiere europee del settore, da Dusseldorf a Verona, da Londra a Bordeaux. Accompagna­ndo ogni volta 150-200 aziende. E poi si guarderà al resto del mondo, con la presenza a Shanghai e Hong Kong, ma anche portando i master of wine di tutto il mondo in Piemonte. La collaboraz­ione ha portato anche alcuni produttori a lanciare iniziative commercial­i comuni, mettendo insieme barolisti e moscatisti. Ma ora la collaboraz­ione si è ampliata, coinvolgen­do anche Dop e Igp piemontesi come i formaggi, le nocciole, i salumi, la carne. Il vino - assicura Ferrero - come volano anche per far conoscere le bellezze del territorio e la sua cultura».

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A Hong Kong. La squadra del consorzio a Vinexpo Asia Pacific

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