Lo Ior e la sentenza su Cipriani e Tulli
Per la prima volta in Italia dirigenti dello Ior sono stati condannati per violazionedellenormeantiriciclaggio.L’exvicedirettoregeneraledella banca vaticana e il suo vice, Paolo Cipriani e Massimo Tulli, dovranno scontare 4 mesi e 10 giorni di arresto, come stabilito dal Tribunale di Roma. L’indagine ruota attorno a presunte omissioni legate al trasferimento di 23 milioni di euro dal Credito Artigiano alla Jp Morgan Frankfurt (20 milioni) e alla Banca del Fucino (3 milioni). Dura la requisitoria del pm Fava: «Lo Ior è un luogo dove nascondere danaro di provenienza illecita. L’istituto di credito si è sempre relazionato con le banche italiane senza fornire alcun tipo di informazione». «Cipriani e Tulli - ha aggiunto il magistrato - avevano detto che quelli erano soldi di proprietà dello Ior e non di soggetti terzi. Ma non era vero e nel 2014 i successori indicarono i nomi dei proprietari di quelle somme, e tra questi non figurava lo Ior». (I. Cimm.)