Corsa contro il tempo per inviare gli Intrastat
pLa conversione in legge del decreto Milleproroghe definisce il quadro normativo degli adempimenti relativi ai modelli Intrastat. Innanzitutto vengono reintrodotti, con riferimento al 2017, gli obblighi relativi agli acquisti intracomunitari di beni e servizi. Inoltre, dal 2018 viene prevista la soppressione degli elenchi riepilogativi dei servizi intracomunitari resi e ricevuti da soggetti residenti in un altro Stato membro. Sempre dal 2018 viene prevista una semplificazione degli adempimenti richiesti ai contribuenti per la presentazione dei modelli Intrastat e a questo scopo viene conferita una delega all’agenzia delle Entrate di emanare uno specifico provvedimento di concerto con l’agenzia delle Dogane e con l’Istat entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione.
Comunicazioni del 2017
Il decreto milleproroghe nella sua versione definitiva prevede che le comunicazioni degli acquisti di beni e delle prestazioni di servizio ricevute da soggetti stabiliti in un altro Stato membro dell’Ue, che erano stati abrogati dal Dl 193/2016, vengano reintrodotte e prorogate fino al 31 dicembre 2017. La previsione, che si riferisce al testo vigente ante modifica del 2016, fa sì che i contribuenti già con riferimento a gennaio 2017 sono chiamati all’adempimento con scadenza il 25 febbraio (che diventa il 27 febbraio perché il 25 cade di sabato). Il Dl 193/2016 aveva abrogato l’adempimento con riferimento solo ai dati fiscali e non ai dati statistici. Pertanto l’attuale norma non fa altro che ripristinare la situazione precedente, imponendo agli operatori di presentare i modelli Intrastat acquisti di beni e servizi sia ai fini fiscali che statistici. Quello che ci si attende con un provvedimento che potrebbe essere di tipo regolamentare (ad esempio: con una modifica del decreto del 22 febbraio 2010) è che la prima scadenza, come richiesto dalle associazioni di categoria, possa essere posticipata di almeno 60 giorni.
Regole future
Il legislatore ha riscritto l’articolo 50, comma 6 del Dl 331/93 prevedendo che i contribuenti presentino, anche per finalità statistiche, in via telematica alle Dogane i modelli Intrastat relativi alle cessioni e agli acquisti intracomunitari di beni. Questo adempimento è previsto anche per gli enti non commerciali di cui all’articolo 7 ter comma 2 lettere b) e c) del Dpr 633/72. Non vengono più previsti gli obblighi di presentazione degli Intrastat per i servizi intracomunitari resi e ricevuti. Questa decisione è molto positiva perché il legislatore nazionale quando aveva recepito le regole unionali del 2010, oltre ad aver previsto l’adempimento anche per i servizi ricevuti (la direttiva li prevede solo per le prestazioni rese) aveva inserito nei modelli una serie di informazioni, con finalità in parte statistiche e in parte antievasione, che hanno aggravato non poco l’adempimento. Quindi la loro cancellazione deve essere vista sicuramente in modo positivo. Per quanto riguarda la soppressione dell’obbligo relativamente ai servizi intracomunitari resi bisogna segnalare che l’articolo 262 della direttiva 2006/112/CE prevede espressamene l’obbligo degli elenchi riepilogativi. Quindi la loro soppressione, potrebbe creare un contrasto con la legislazione unionale. Comunque sul punto si deve considerare il ripristino a livello interno delle comunicazioni trimestrali delle liquidazioni periodiche e dei dati fatture.
Sul piano delle semplificazioni il nuovo articolo 50 comma 6 del Dl 331/93 prevede delle significative modifiche che dovrebbero ridurre il numero di contribuenti chiamati all’adempimento, nonché una sostanziale diminuzione rispetto a quelli vigenti dei dati da trasmettere al fisco. Le predette modifiche, come già evidenziato, sono affidate a un provvedimento delle Entrate di concerto con Dogane e Istat. Purtroppo per gli effetti di queste semplificazioni bisognerà aspettare il 1 gennaio 2018.
Infine, la norma sembra anche anticipare interventi che dovrebbero arrivare da Bruxelles che negli ultimi mesi sta lavorando proprio alla semplificazione ovvero alla abrogazione degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie.
PER L’ANNO PROSSIMO Un provvedimento congiunto di Entrate, Dogane e Istat dovrebbe ridurre i dati da segnalare e i contribuenti obbligati