L’Ispettorato lotta contro le irregolarità senza buste e moduli
Inoltre non tutti gli ispettori, in particolare di Inps e Inail, hanno a disposizione le buste con il logo dell’Ispettorato.
Con la circolare 2/2017 (si veda il Sole 24 Ore del 26 gennaio), l’Inl ha dettato le prime linee operative che, evidentemente, non rispecchiavano la realtà dei rapporti con Inps e Inail, per cui con la lettera circolare 2 del 22 febbraio ha affrontato alcune problematiche riscontrate sul campo.
Una di queste riguarda gli atti relativi agli accertamenti di carattere previdenziale e assicurativo e, più in particolare, le buste della corrispondenza contenenti tali atti, che non recano il logo dell’Inl. In tal caso, nella lettera circolare viene precisato che «l’assenza del logo Inl sulle buste non appare ostativa alla corretta notificazione degli atti». La precisazione, in verità, non appare però del tutto convincente se si considera che la circolare 2/2017 ha espressamente previsto che «al momento della verbalizzazione venga utilizzato il logo dell’Inl che le competenti strutture del ministero e degli Istituti hanno predisposto all’interno degli applicativi informatici in uso». Pertanto, potrebbe verificarsi che la busta, notificata al destinatario, contenga un mittente diverso dal suo contenuto, con possibilità di invalidare la notifica stessa.
Resta confermato che i fascicoli delle pratiche resteranno presso le sedi dell’Inps e dell’Inail che trasmetteranno copia del relativo verbale all’Ispettorato. Tuttavia quest’ultimo, in ogni caso, seppure titolare dell’accertamento, non potrà formare un proprio archivio relativo all’attività svolta.
In merito alla firma dei verbali ispettivi, i cui moduli aggiornati non sono ancora disponibili, gli ispettori Inps e Inail potranno indicare i rispettivi istituti di appartenenza. Dovrà poi essere aggiunto a mano che i verbali sono efficaci ai fini dell’interruzione della prescrizione dei crediti contributivi e dei premi assicurativi accertati, secondo quanto stabilito dal Dlgs 149/2015.
Per quanto riguarda l’integrazione del personale del ministero del Lavoro, dell’Inail e dell’Inps, viene precisato che l’assegnazione di quello di provenienza ministeriale all’area ispettiva assicurativa e previdenziale sarà a rotazione, fermo restando che tale attività sarà svolta contestualmente alle iniziative di formazione. In direzione opposta, lo stesso principio vale per gli ispettori di provenienza Inps e Inail, per la materia lavoristica.
La nota ministeriale aggiunge, infine, che l’attività dell’Inl in Sicilia e nelle province autonome di Trento e Bolzano è limitata alla vigilanza di carattere assicurativo e previdenziale per cui non trovano applicazione le indicazioni contenute nella circolare 2/2017. Ne consegue che il personale appartenente ai ruoli dei due istituti continuerà a svolgere la consueta attività utilizzando la relativa modulistica, fermo restando l’osservanza delle indicazioni dell’Inl.