L’anno record delle macchine grafiche
pRecord storico in Italia, massimo di sempre anche oltreconfine. Per il comparto della macchine grafiche il 2016 si chiude con il botto, una crescita a doppia cifra che porta la produzione a quota 2,61 miliardi di euro. Progresso legato all’aumento di oltre dieci punti dell’export (1,72 miliardi) ma che per una volta vede l’Italia nel ruolo di locomotiva. Le consegne sul mercato interno per i costruttori rappresentati da Acimga (macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria e di trasformazione) lievitano infatti del 16% e arrivano a sfiorare i 900 milioni, quasi il doppio rispetto ai minimi del 2009. «Anche nel 2017 - spiega il presidente di Acimga Marco Calcagni - vediamo segna- li interessanti, in arrivo sia dall’Italia che dall’estero. Sicuramente la forza del dollaro ha avuto e sta avendo un ruolo, rilanciando le vendite in particolare verso gli Stati Uniti». Previsioni positive anche sul fronte della domanda interna, grazie alla spinta degli incentivi fiscali per i beni di Industria 4.0. «L’interesse del mercato è evidente - spiega Calcagni - e da quello che si vede ci sono molti progetti allo studio da parte dei clienti. I risultati si concretizzeranno probabilmente nei prossimi mesi e devo dire che forse i tempi della normativa per noi sono un poco stretti, si tratta nel nostro caso di macchinari complessi che prevedono una progettazione articolata». Qualche ordine “4.0” è comunque già arrivato e la stessa azienda di Calcagni (Omet), le cui commesse crescono del 15%, ha ricevuto nuove richieste di beni iperammortizzabili per oltre tre milioni di euro. Già oggi le macchine per il printing e il converting prodotte dalle imprese associate rispondono in larghissima misura ai vincoli posti da Industria 4.0 e l’ipotesi della categoria è che anche il 2017 possa dunque chiudersi in crescita. Così come in progresso è la stessa associazione, che in due anni ha raddoppiato i propri associati allargando il perimetro anche ad altri settori come cartone ondulato e tissue. «Un irrobustimento - spiega il general manager di Acimga Andrea Briganti - che permette all'associazione di rappresentare ancor meglio interessi e istanze dei propri associati nelle varie sedi istituzionali e di sostenere lo sviluppo sul mercato».
IL TREND Le consegne interne arrivano quasi a doppiare i livelli del 2009 . Calcagni (Acimga): «Stime positive anche nel 2017 con il piano Industria 4.0»