Salerno chiede il miglioramento delle infrastrutture
CAMPANIA Prete guiderà Confindustr ia
Infrastrutture adeguate, procedure amministrative più snelle. Ma sopratutto recuperare una visione ottimistica e propositiva che contrasti i troppi “contro” che bloccano il Paese. Con queste priorità assume il mandato di presidente di Confindustria Salerno, Andrea Prete, che ieri è stato eletto all’unanimità. Per Prete si tratta di un ritorno al vertice dell’associazione industriali salernitana, che aveva già guidato dal 2003 al 2007, lasciando l’incarico a Mauro Maccauro proprio alla vigilia della lunga crisi.
Così il testimone ritorna nelle mani di Prete (che ricopre anche il ruolo di presidente di Unioncamere Campania) sotto gli occhi del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Tra i tre imprenditori vi è un rapporto di antica collaborazione e condivisione di obiettivi che porta nell’assemblea salernitana una ventata di ottimismo. Ma sopratutto una forte sintonia.
«Condividiamo – ha detto Boccia – un concetto di associazione che fa proposte e che si sente corresponsabile». Per il presidente degli industriali si deve lavorare insieme per far ripartire senza “rassegnazione” il Mezzogiorno. «Le medie di settore non sono positive – ha aggiunto –. Il Paese ha mostrato una grande capacità di reazione. La Campania, da parte sua, ha la bilancia commerciale in attivo». Da Boccia un invito ai meridionali a «non considerarsi periferia. Per noi – ha chiarito – Sud significa una posizione geopolitica centrale nel Mediterraneo. Che deve diventare posizione geoeconomica altrettanto centrale».
Condivisione e convergenze sono parole chiave anche per il presidente uscente, Maccauro, e per il neo presidente Prete. «Abbiamo lavorato per creare uno spirito di unione – ricorda Maccauro – su relazioni industriali, investimenti, finanza». «Oggi – precisa Prete – anche con le istituzioni locali c’è convergenza. Abbiamo proposto e siamo stati ascoltati su credito d’imposta, su decontribuzione, su investimenti nelle aree di crisi industriale non complessa».
Ma restano aperti antichi nodi. Il neo presidente mostra quotidiani degli anni 90 con titoli
I NODI Necessario il dragaggio del porto e l’impiego dei fondi, già stanziati, per la costruzione dell’aeroporto
purtoppo ancora attuali. «Abbiamo un porto che funziona – dice –, ma ha un problema: è necessario il dragaggio. Oggi questo è un problema insormontabile». Poi parla dell’aeroporto: «C’è uno stanziamento di 40 milioni dal 2018. Attendiamo». Ma per Prete l’elenco non finisce qui: «Ci sono altre infrastrutture da migliorare. Per rendere competitiva l’industria, ma anche per favorire l’ulteriore sviluppo delle attività legate a turismo e cultura, due leve forti per rilanciare l’economia». L’assemblea di Salerno ha eletto anche i vicepresidenti: Antonello Sada, Nicola Scafuro, Pasquale Gaito, Carmine Alfano, Pasqualina Piccolo. Completano la squadra Gerardo Gambardella, presidente della Piccola Industria e Francesco Giuseppe Palumbo che guida i giovani imprenditori .