Terremoto, il governo valuta sconti fiscali
Una "zona economica speciale" con fiscalità agevolata per attrarre gli investimenti e un indennizzo al danno economico indiretto.
Sono le principali ipotesi sulle quali il governo sta facendo i conti per integrare il Dl terremoto in discussione alla Camera. Ieri il premier Paolo Gentiloni si recato a Norcia per aprire la mostra mercato del tartufo nero, evento di punta tra le filiere enogastronomiche dell’Umbria. «Venite a Norcia, venite qui a visitare questi luoghi e ad apprezzare i prodotti tipici», ha detto Gentiloni visitando i padiglioni. Sempre ieri il premier ha convocato a Palazzo Chigi il commissario Vasco Errani e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il ministro per lo Sviluppo Carlo Calenda. «Stiamo cercando - ha poi spiegato Gentiloni a Norcia - di dare le condizioni più vantaggiose possibile per tornare a uno sviluppo economico importante di questa area, questo è l’impegno che dobbiamo a famiglie e cittadini che hanno subìto questa situazione difficile». Aggredire il tema del rilancio economico del Centro Italia è la richiesta sempre più pressante di popolazioni e associazioni imprenditoriali. Richieste che questo lunedì 27 saranno ribadite dai rappresentanti, tra gli altri, di Confindustria, Ance e Confagricoltura nelle audizioni presso la Commissione Ambiente della Camera.
Ma alcune carte su cui ragionare già ci sono. L’emendamento sull’indennizzo al danno indiretto è già scritto. A sollecitare la misura sono i presidenti delle Regioni, a cominciare dalla governatrice dell’Umbria, Catiuscia Marini, che ha lanciato la proposta (si veda «Il Sole-24 Ore» del 22 gennaio). Ieri anche il presidente dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, l’ha rilanciata. «C’è una quantità di danni indiretti - attacca D’Alfonso - che deve trovare ingresso in un qualche modo all’interno delle tutele e garanzie della nuova norma». «A mio avviso - aggiunge riferendosi all’emendamento - il danno indiretto passa, perché non è un grande carico quantitativo: ho fiducia che trovi istruttoria favorevole e voto favorevole».
Sul fronte degli incentivi alla ripresa economica, si sta ragionando sulle zone a fiscalità agevolata. È sempre D’Alfonso a riferire che Errani sta pensando a «“Zone economiche speciali” che aiutino dal punto di vista fiscale ed economico».
Ma ieri il premier ha voluto mandare un ulteriore segnale alle popolazioni, dopo lo sfogo del commissario Errani contro le lentezze nell’assegnazione delle casette. Il capo del governo ha riconosciuto che «le lentezze ci sono». «Dobbiamo lavorare - ha detto - e vi assicuro che lo stiamo facendo tutti ventre a terra». I numeri però restano numeri: a sei mesi dalla prima scossa le uniche casette funzionanti sono le 18 consegnate a Norcia lo scorso 19 febbraio, su un fabbisogno stimato in circa 3mila unità e ordinativi fatti finora per 1.470 unità (in tre regioni su quattro).
E la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha chiesto al premier a nome delle popolazioni «un cronoprogramma, scadenze precise per la realizzazione delle varie misure».
VERTICE A PALAZZO CHIGI Prendono quota le ipotesi di zone franche fiscali e di risarcimento esteso ai danni indiretti, ma il Tesoro deve stimare le risorse necessarie