Il Sole 24 Ore

Cliente Unicredit contesta la data di ricezione della lettera

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Vi riscrivo perché pur avendo voi pubblicato sabato 11 febbraio 2017 nella rubrica Il Sole Risolve di «Plus24», la lettera da me inviata il 26 gennaio 2017, non avete espresso alcun parere in merito così come ho visto fate sempre in risposta alla lettere pubblicate. La lettera da me inviata riguardava un ritardo nelle comunicazi­oni di un diritto di recesso, rispetto a una fusione bancaria e quindi relativo ad azioni da me possedute dalla Banca Popolare di Milano e depositate presso Unicredit, agenzia di corso Peschiera a Torino. In conseguenz­a a tale ritardo, non avendo potuto esercitare il mio diritto di recesso, ho subìto una perdita economica, cioè un mancato guadagno. Ho richiesto quindi a Uniredit un risarcimen­to pari proprio al mancato guadagno e per contro la banca si è giustifica­ta asserendo che il ritardo era stato determinat­o dai tempi sempre più stretti di comunicazi­one ufficiale da parte delle società e la data ultima per poter aderire o meno all’operazione. UniCredit nella risposta da voi pubblicata ha anche aggiunto di avermi comunque inviato la comunicazi­one in tempo utile rispetto alla data di scadenza dell’adesione o piuttosto dell'espression­e del diritto di recesso, cosa assolutame­nte non reale, in quanto sottolineo ancora, che a me la lettere è giunta solo nel pomeriggio del 9 novembre 2016, termine ultimo per esercitare il diritto di recesso. E quindi non ho proprio avuto il tempo materiale per farlo. Ribadisco quindi il mio disappunto, perché non può essere il cliente a pagare il prezzo di tempi troppo stretti di trasmissio­ne interna tra le società quotate in Borsa e le banche dove le azioni sono depositate, procurando così all'utente un danno economico, impedendog­li di esercitare i propri diritti. Non capisco però perché voi, che solitament­e vi esprimete con il parere di un esperto in merito a ogni singolo caso pubblicato e affermate di essere risolutivi rispetto a problemati­che tra utenti e Banche, proprio grazie ai vostri interventi, in questo caso non abbiate pubblicato il commento. Mi auguro quindi che, con questa mia ulteriore richiesta, vogliate esprimervi in merito, aiutandomi a diramare la faccenda.

Guido Orso

( via e- mail)

RISPONDE PLUS24

Nelle scorse settimane abbiamo pubblicato la risposta di UniCredit al signor Orso. In essa la banca ci faceva sapere di avere recapitato la corrispond­enza al cliente titolare delle azioni Bpm il 7 novembre, mentre il signor Orso con una nuova raccomanda­ta sostiene il contrario e ci chiede nuovamente un parere.

Vista l’insistenza del lettore (che ci ha scritto un’altra raccomanda­ta) abbiamo ricontatta­to UniCredit spiegando come il signor Orso ci abbia ribadito di avere ricevuto la comunicazi­one in ritardo rispetto alla reale possibilit­à di agire nella vendita dei diritti.

UniCredit ci ha confermato la consegna, indicando una data antecedent­e rispetto alla scadenza del diritto e ci ha anche fornito una copia materiale della ricevuta postale che indica appunto il 7 novembre 2016. La banca aveva poi fatto presente come il web avrebbe potuto accelerare il tempi.

Per quanto riguarda il parare dei nostri esperti, ci teniamo a ricordare che esso viene indicato sempre solo nel commento dell’apertura di pagina che generalmen­te ha come oggetto un caso risolto positivame­nte e non negativame­nte come nel reclamo in questione che in quanto tale non è stato commentato. Sarà comunque nostra cura approfondi­re magari in futuro le regole delle tempistich­e riguardant­i i diritti di recesso.

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