Il BtpI e il suo meccanismo di protezione dall’inflazione
Con riferimento ai nostri BtpI indicizzati all’inflazione dell’eurozona, avrei bisogno che spiegaste il meccanismo secondo cui – in sede di rimborso del capitale investito – viene applicato sullo stesso il sistema di indicizzazione, precedentemente applicato alla cedola annuale.
P. Sommariva
(via e-mail)
Il coefficiente d’indicizzazione è il motore del BTp indicizzato all’inflazione dell’area euro. Esso viene calcolato quotidianamente e lo si trova nel sito del Dipartimento del Tesoro. Il compito è di rivalutare giorno per giorno il capitale sottoscritto, sulla base dell’andamento dell’inflazione d’area euro. Tale rivalutazione fa sì che il calcolo della cedola possa avere luogo su un capitale diverso ogni sei mesi, a seconda della dinamica dell’inflazione.
E potrà essere superiore o inferiore al valore precedente. Analogamente, il dato che fornirà il coefficiente determinerà, all’atto del rimborso del titolo, il valore del capitale da accreditare al possessore del titolo stesso. Naturalmente, l’eventuale rivalutazione sarà assoggettata a tassazione del 12,50%. «Il BTp indicizzato all’inflazione europea, BTP€i, ha come caratteristica fondamentale assicurare all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi al dettaglio che maturano dalla data di collocamento a quella di scadenza. Infatti, sia il capitale all’atto del rimborso, sia le cedole pagate semestralmente vengono rivalutati», spiega Angelo Drusiani, esperto di Banca AlbertiniSyz.
Detta rivalutazione ha l uogo, calcolando il valore dell’inflazione dell’area euro. Eurostat la determina utilizzando l’indice Iacp, ossia l’indice armonizzato dei prezzi al consumo. Detto indice, peraltro, nel calcolo che effettua, esclude la componente tabacco. In ordine temporale, il flusso cedolare può essere di importo variabile, laddove, com’è avvenuto in passato, il costo della vita aumenti nell’arco dei sei mesi di godimento della cedola stessa. Il loro importo, infatti, lo si ottiene moltiplicando il tasso di interesse stabilito all’emissione per il valore nominale dei titoli che si sono acquistati. Tale valore nominale andrà di volta in volta rivalutato, alla luce dell’inflazione maturata nel periodo di godimento della cedola semestrale. Alla scadenza, il capitale viene accreditato i n un’unica soluzione. L’importo viene determinato moltiplicando il valore nominale del titolo per il coefficiente d’indicizzazione che fa riferimento al giorno stesso della scadenza. Il rimborso del capitale non può essere inferiore al valore nominale del titolo. «Pertanto, se l’inflazione fosse di segno negativo per tutto il periodo di vita del BTp €i, il capitale sarà comunque rimborsato al valore nominale», conclude Drusiani.