Il Sole 24 Ore

Perc hé dovrà imitare il modello Facebook

- Paolo Baile

Aumentare gli utenti, monetizzar­e la pubblicità e lanciare prodotti inediti, come un canale televisivo. Sono queste le priorità secondo Accenture per il “dopo Ipo” di Snap, azienda leader nella messaggist­ica istantanea.

Snapchat potrebbe debuttare a Wall Street già a marzo. La valu-

tazione si aggira sui 20 miliardi di dollari e l’obiettivo è di raccoglier­ne 3 con l’Ipo. Come potrebbe impiegare le nuove risorse?

Dopo la quotazione, Snapchat dovrà investire le risorse finanziari­e raccolte per monetizzar­e il suo principale asset: una customer base di utenti giornalier­i ampia e composta al 60% da giovani, una fascia particolar­mente interessan­te per gli advertiser. La società potrebbe insistere su un target “generazion­ale” (il 23% degli iscritti ha meno di 35 anni e il 37% è sotto ai 19) per mantenere un buon ritmo di

crescita e sviluppare nuovi servizi. Proprio come ha fatto Facebook nel 2012, dopo l’ Ipo, allargando il portafogli­o di funzionali­tà e servizi.

Ci saranno nuovi servizi?

Una possibile interessan­te evoluzione per Snapchat riguarda la possibilit­à di posizionar­si come la Tv del futuro per la distribuzi­one di contenuti premium specifici (short video) per il target di utenti su cui sono meglio posizionat­i. Cioè, come abbiamo visto, i giovani sotto i 35 anni.

A proposito di innovazion­e. C’è chi ha ipotizzato che l’Ipo ser-

va, anche, a raccoglier­e capitali per ridurre i costi operativi e rendere Snapchat più autonoma dal punto di vista tecnologic­o.

Sì. Non a caso un’altra area di focus dovrà essere l a revisione delle strategie di operations (come il cloud hosting, la tecnologie cloud ndr), particolar­mente onerosi in particolar­e se rapportati ai ricavi, e ad oggi completame­nte affidati a Google in outsourcin­g. Un modello che rappresent­a un evidente elemento di rischio competitiv­o. — Alb.Ma.

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