Perc hé dovrà imitare il modello Facebook
Aumentare gli utenti, monetizzare la pubblicità e lanciare prodotti inediti, come un canale televisivo. Sono queste le priorità secondo Accenture per il “dopo Ipo” di Snap, azienda leader nella messaggistica istantanea.
Snapchat potrebbe debuttare a Wall Street già a marzo. La valu-
tazione si aggira sui 20 miliardi di dollari e l’obiettivo è di raccoglierne 3 con l’Ipo. Come potrebbe impiegare le nuove risorse?
Dopo la quotazione, Snapchat dovrà investire le risorse finanziarie raccolte per monetizzare il suo principale asset: una customer base di utenti giornalieri ampia e composta al 60% da giovani, una fascia particolarmente interessante per gli advertiser. La società potrebbe insistere su un target “generazionale” (il 23% degli iscritti ha meno di 35 anni e il 37% è sotto ai 19) per mantenere un buon ritmo di
crescita e sviluppare nuovi servizi. Proprio come ha fatto Facebook nel 2012, dopo l’ Ipo, allargando il portafoglio di funzionalità e servizi.
Ci saranno nuovi servizi?
Una possibile interessante evoluzione per Snapchat riguarda la possibilità di posizionarsi come la Tv del futuro per la distribuzione di contenuti premium specifici (short video) per il target di utenti su cui sono meglio posizionati. Cioè, come abbiamo visto, i giovani sotto i 35 anni.
A proposito di innovazione. C’è chi ha ipotizzato che l’Ipo ser-
va, anche, a raccogliere capitali per ridurre i costi operativi e rendere Snapchat più autonoma dal punto di vista tecnologico.
Sì. Non a caso un’altra area di focus dovrà essere l a revisione delle strategie di operations (come il cloud hosting, la tecnologie cloud ndr), particolarmente onerosi in particolare se rapportati ai ricavi, e ad oggi completamente affidati a Google in outsourcing. Un modello che rappresenta un evidente elemento di rischio competitivo. — Alb.Ma.