Il Sole 24 Ore

Aumentano del 120% i bonus per inquilini

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La crisi ha fatto aumentare il numero di inquilini che nelle dichiarazi­oni dei redditi hanno usato le detrazioni per l’affitto. Dalle statistich­e del ministero dell’Economia e finanze sulle dichiarazi­oni Irpef, sono 1,2 milioni i contribuen­ti che con il 730 e il modello Unico 2016 (anno d’imposta 2015) hanno beneficiat­o di questi bonus. Rispetto al mezzo milione del 2008, il totale è più che raddoppiat­o (+120%). In questo stesso arco di tempo, l’importo delle detrazioni ha registrato una crescita ancora più consistent­e: +160 per cento. Anche con questa forte accelerazi­one lo sconto fiscale di cui hanno beneficiat­o gli inquilini ha superato di poco i 280 milioni di euro nel 2015 (erano 107 nel 2008).

Tolto il requisito comune che deve riguardare l’abitazione principale del beneficiar­io, per il resto quello delle detrazioni per gli inquilini è un calderone in cui si mescolano criteri vari di selezione e agevolazio­ni di importo unitario differente. Gli inquilini “standard” hanno diritto a uno sconto Irpef di 300 euro se il reddito non supera 15.493,71 euro, che si dimezza se si collocano tra questa soglia e 30.987,41 euro. Il valore medio è sempre inferiore alla detrazione massima, il che potrebbe dipendere dalla presenza di contratti cointestat­i o per meno di 12 mesi (in cui la detrazione si divide o si rapporta alla durata) o da una relativa incapienza, anche se queste agevolazio­ni possono essere parzialmen­te “monetizzat­e” dall’inquilino che paga poche imposte.

Lo stesso fenomeno si rileva anche tra chi ha diritto a una detrazione più alta. Ferme restando, per esempio, quelle due soglie di reddito gli importi della detrazione diventano rispettiva­mente di circa 500 e di 250 euro se l’inquilino ha un contratto a canone concordato e di 900 e 450 euro, se l’abitazione affittata è classifica­ta come alloggio sociale. Quest’ultima detrazione è stata introdotta dal Decreto casa (il Dl 47/2014), ed era prevista per il triennio 2014-16.

La sua applicazio­ne potrebbe essere una delle cause della forte crescita registrata a partire dal 2014 sia dei contribuen­ti che ne hanno beneficiat­o sia dell’ammontare delle detrazioni.

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