Il Sole 24 Ore

Nel riassetto del Milan entra il fondo Elliott

- Carlo Festa

I l cinese Yonghong Li dovrebbe aver trovato l’asso da calare per rilevare il Milan da Fininvest. Nella scorsa notte sarebbe infatti stato firmato un accordo tra Ses e il fondo statuniten­se Elliott, uno dei maggiori hedge fund internazio­nali attivi nelle situazioni speciali, accompagna­to per l’operazione dalla società londinese Blue Skye.

Inoltre nell’operazione, vista l’impossibil­ità di far transitare fondi dalla Cina, Ses è stata sostituita da Rossoneri Sport Investment Lux, il veicolo lus- semburghes­e di Li. Secondo l’intesa raggiunta, Elliott fornirà 123 milioni per il Milan (di cui 73 milioni andranno a sostituire il vendor loan di Fininvest) e 50 milioni saranno nuova finanza per la campagna acquisti del club. Ma Elliott dovrebbe finanziare anche direttamen­te i veicoli di Yonghong Li, cioè fornirà strumenti a debito per l'operazione di acquisizio­ne del club, con poco meno di 200 milioni. Quindi complessiv­amente Elliott dovrebbe fornire circa 320 milioni di euro tra nuova finanza per la società operativa e la società veicolo.

Quindi Yonghong Li, che avrebbe messo sul piatto come garanzia il suo patrimonio, starebbe facendo quasi tutta l'operazione con Fininvest con una fetta importante di finanziame­nti e strumenti a debito. Finora sono stati versati a Fininvest 250 milioni: 200 milioni in due caparre da 100 milioni (tra agosto e dicembre 2016) più altre due mini-caparre da 20 milioni e 30 milioni (quest’ultima arrivata in Italia l’altro ieri). Mancano quindi da versare altri 270 milioni più altri 80-90 milioni di rimborso contributi a Fininvest per le spese di gestione di interregno: quindi mancano ancora da pa- gare 350-360 milioni.

Questi soldi, secondo il piano allo studio firmato la scorsa notte, dovrebbero arrivare quindi per circa 200 milioni da un prestito o altri strumenti a debito di Elliott e per la parte restante da altri finanziame­nti di Huarong. Proprio quest’ultimo istituto ha finanziato (tramite la propria struttura alle Isole Vergini Britannich­e) sia la seconda rata da 100 milioni sia le ultime due mini-rate da 20 e 30 milioni, soldi che sarebbero transitati in precedenza su un’altra banca asiatica prima di arrivare a Huarong. I soldi in questione, finanziati in ultima istanza da Hua- rong, sarebbero arrivati dalle Isole Vergini Britannich­e ad Hong Kong tramite un aumento di capitale lanciato dai veicoli costituiti da Ses.

Insomma, Yonghong Li sembra aver trovato i fondi necessari con una struttura finanziari­a che sembra molto focalizzat­a sui finanziame­nti bancari e degli hedge fund. Mr Yonghong Li, per ora, avrebbe messo sul piatto una parte non eccessiva di risorse proprie, anche se ha concesso poi le garanzie necessarie per i prestiti. La nuova data per il closing dell’operazione (curata con la consulenza degli avvocati di Chiomenti e Gianni Origoni Grippo Cappelli e degli advisor Rothschild e Lazard), è stata indicata nel 14 aprile, se tutto andrà secondo le attese e non ci saranno nuovi problemi.

 ?? LAPRESSE ?? L’operazione. Giocatori del Milan
LAPRESSE L’operazione. Giocatori del Milan

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy