Più investimenti nell’Industria 4.0
La metà delle imprese italiane prevede di dedicare oltre il 10% dei propri ricavi agli investimenti in tecnologie 4.0, il 40% investirà tra l’11 e il 25%, il rimanente 10% prevede di destinare oltre il 26% del fatturato alla modernizzazione.
Questi i «buoni propositi» del manifatturiero italiano che emergono dall’Osservatorio Mecspe, realizzato da Senaf in occasione della manifestazione dedicata alle pmi della meccanica e della subfornitura, ospitata a Fiere di Parma e aperta al pubbli- co fino a questa sera.
L’incremento di budget – spiegano i curatori della ricerca – è giustificato anche dal maxi piano di sostegno agli ammortamenti previsto dal ministero dello Sviluppo, nel quadro del piano Industria 4.0.
Grazie al sostegno del Governo, nel giudizio dell’Osservatorio Mecspe, la prospettiva di un manifatturiero italiano 4.0 è in netto miglioramento, anche se il 55,1% degli intervistati conferma che la strada è ancora lunga e che si tratta di un traguardo ancora lontano. La metà delle imprese intervistate nel campione di Senaf afferma però di possedere una strategia e una visione d'insieme chiara sul proprio futuro come «fabbriche intelligenti» e su come integrare le tecnologie 4.0 nei propri processi per ottimizzare la produzione.
«Per oltre la metà degli imprenditori il mercato è tornato a essere solido e continuerà a offrire nuove opportunità di business – com- menta Emilio Bianchi, direttore di Senaf –. Le imprese sono chiamate a rivedere il paradigma produttivo, a fronte di una trasformazione che sta interessando il settore ed è orientata alla digitalizzazione e all’integrazione di tecnologie sempre più evolute nei processi produttivi, per renderli snelli, efficienti e performanti».
Secondo l’Osservatorio Mecspe, le pmi della meccanica e della subfornitura hanno archiviato un 2016 caratterizzato da fatturati in crescita (lo dichiara quasi la metà del campione) e una situazione positiva sul fronte dell’occupazione (numero di addetti invariato per il 44%, il 46,8% ha assunto nuovo personale). Positive anche le prospettive per il 2017: il 56,6% prevede un incremento del fatturato, il 49,8% si attende una situazione occupazionale stabile, il 46,2% punta sulla crescita.
Riguardo alle scelte legate al 4.0, l’approccio sembra, però, ancora «tradizionale»: le pmi intervistate che hanno introdotto nuove tecnologie abilitanti dichiarano di avere puntato soprattutto sulla sicurezza informatica (30,6%), la robotica (20,7%), la meccatronica (20,1%), il cloud computing (16,5%) e la simulazione (16,2 per cento). Durante il 2017, però, sarà l’internet of things a godere degli investimenti maggiori, in crescita del + 12 per cento.
PERFORMANCE POSITIVA Le Pmi della subfornitura hanno archiviato un 2016 caratterizzato da fatturati in crescita e una situazione positiva dell’occupazione