Un po’ di logica per investire meglio
Il risparmiatore maleducato è il titolo del saggio di Marco lo Conte, responsabile della rubrica I soldi in testa (esce il sabato su Plus, supplemento di questo giornale). Tema d’attualità: il 17 febbraio la Camera ha approvato l’istituzione di un comitato di esperti per promuovere l’educazione finanziaria. E tuttavia, come spiega bene Marco lo Conte, le cose sono complesse. Dato il prevalere di banchieri e bancari, sembrano sufficienti pillole di conoscenza sui principali strumenti finanziari e nozioni di economia. Non è così. Già il termine «mal-educazione» è fuorviante perché, per solito, le persone maleducate arrecano fastidi e danni agli altri, non a se stesse.
Il saggio mostra che spesso la fonte dei guai non è in quel che si ignora, bensì nella «cattiva logica» applicata a quello che si crede di sapere. Un collega, assai rispettato nel mondo finanziario, chiede: «Non mi dire che cosa è giusto fare, dimmi cosa haifatto tu ». Sembrerebbe un atto di fiducia. Marco lo Conte,invece, coglie un manifestarsi di quella pigrizia mentale che, tra l’altro, rende il risparmio vulnerabile. I recenti guai di molti clienti (di alcune banche) sono tragicamente gli stessi guai sofferti da molti dipendenti (delle stesse banche).
A dimostrazione della loro buona fede, anche i dipendenti hanno acquistato quel che i capi consigliavano di propinare alla clientela ignara. Si può però ancora intervenire sull’enorme massa di denaro liquido tenuto per difendersi dal « non si sa mai » . È l’effetto pernicioso della cosiddetta « assicurazione comportamentale», e cioè della tendenza ad affrontare l’incertezza della vita tenendo dei soldi pronti per ogni evenienza. Al contrario una «protezione» razionale richiederebbe ben poche delle risorse accantonate per il « non si sa mai » . Si potrebbe investire il restante in modo da controbilanciare un passato spesso impiombato da pesanti mattoni e infecondo reddito fisso. Quel che manca è la sacrosanta «buona logica » , buona proprio a tutti gli usi.
Investire guardando lo specchietto retrovisore ha impoverito le famiglie e, più in generale, le vite, se vissute con gli occhi rivolti al passato. Walter Benjamin così descrive l’angelo «nuovo», il protagonista dell’amato quadro di Paul Klee: « Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi » . Marco lo Conte, Il risparmiatore maleducato , Il Sole 24Ore, Milano, pagg. 128, € 20