Chiarezza nel legiferare
Quella di legiferare meglio è un’esigenza che nasce da un malessere che da molti, troppi anni affligge le democrazie e i Parlamenti, e che può essere così sintetizzato: troppo numerose le leggi che continuamente si susseguono e non di rado si sovrappongono, si confondono o si contraddicono fra loro; troppo complicato il discorso legislativo, con continui rinvii e frequenti deroghe, e talora sibillino il linguaggio; troppo poco diffusa, anzi strettamente limitata agli addetti ai lavori, la circolazione dei testi legislativi, perché si possa addebitare al cittadino l’obbligo della conoscenza. Tutti fenomeni che inducono alla considerazione che siamo in presenza di inflazione legislativa, di ipertrofia della legge, di inquinamento l egislativo. Occorre restituire pulizia e chiarezza nell’universo normativo, per riuscire a fare quello che il sommo Poeta fa dire a Giustiniano: «D’entro alle leggi trassi il troppo e il vano».
È quanto si propone di realizzare un Master Universitario, dedicato a La lingua del diritto, promosso dal Senato della Repubblica, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università di Pavia: una triangolazione importante, che mette insieme le istituzioni rappresentative, il maggiore ente di ricerca nazionale e una prestigiosa Università. Nella consapevolezza di fare confluire nuovi e diversi saperi, che sviluppano una pluralità di esperienze. L’obiettivo è quello di formare esperti di scrittura giuridica in possesso, oltre che di una preparazione giuridica, di strumenti di analisi linguistica e di tecniche redazionali, che consentano di acquisire consapevolezza, chiarezza e precisione nella redazione dei testi giuridici.
Vi è altresì un’esigenza di una costruzione di una metodologia, ossia di una razionalità tecnica rapportata tra fini e mezzi, che acquisti un carattere di comunicatività istruttiva, e che abbia un intento di pedagogia e didattica legislativa. Questo intento era stato proposto da Rudolf von Jhering: «Come deve essere indirizzato e formato il diritto, perché le norme giuridiche da applicare al caso concreto siano il più possibile semplici, chiare e sicure?». L’ideale scientifico di una legislazione, concepita ed espressa secondo regole di coerenza logica, ha radici come scienza della legislazione, e riafferma il principio della razionalità della legge, intesa in senso non originario ma finalistico e funzionale.
E poi: legiferare meglio, e quindi scrivere (e approvare) le leggi in maniera chiara e semplice, attiene anche alla qualità della democrazia, e quindi a rinsaldare il patto sociale fra governanti e governati.