Il Sole 24 Ore

Millefogli­e senza età

- di Davide Paolini

Il tempo è sempre arbitro della riuscita di un piatto creato ex novo che non trova memoria nella tradizione. Sono pochi infatti gli esempi diventati contempora­nei, un indice questo di un successo senza tempo. Uno dei pochi esempi è una proposta di trent’anni fa,tuttora viva, piacevole, gustosa. Il suo autore è uno chef, comunque stellato, ma che non ha mai occupato le prime pagine, non assurto al rango di star della cucina forse perché il suo locale è a pochi chilometri dalla famosa terra di Langa, un territorio da anni al centro di una grande attenzione mediatica e di affluenza di grande pubblico. Il Cascinale Nuovo si trova infatti ad Isola d’Asti (statale Asti-Alba 15, tel.0141/958166), lo chef è Walter Ferretto , mentre il fratello Roberto, in sala, cercatore di vini di piccoli e sconosciut­i produttori nonché di bottiglie griffate .

Walter trent’anni fa, all’esordio in cucina (dove allora c’era anche la madre, eccellente cuoca) propose appunto un piatto originale (mi piace talmente che ogni volta lo ordino): millefogli­e di lingua di vitello, foie gras e dadini di gelatina al Porto. Un piatto goloso ma al tempo stesso raffinato, presentato in forma degna di un corso di design. Questa è una delle poche proposte inedite che ho impresse nella memoria. Negli anni, ovviamente, il resto del menu si è evoluto, Walter è sempre in fermento sia in tempo di tartufi, dove offre un menu personale tutto a base del celebre fungo ipogeo, ma non di meno durante le altre stagioni (in inverno: riso carnaroli, piccione, fegatelli, verza; agnolotti ripieni di fonduta , peperoncin­o; finanziera astigiana con porcini all’agro , cervella dorata ecc ). E soprattutt­o a primavera, in prossimità della Pasqua, il menu offre davvero suggestion­i originali fra le altre: scampo, gambero rosso, piselli e lamponi, quindi si può scegliere fra i freschi tajarin d’uovo. zucchine, scalogno, erba di San Pietro o il riso al verde, anguilla Kabayaki o l’agnello (pasquale), animelle, verdure di primavera, vaniglia e agrumi. Si può chiudere con una scelta di dessert (particolar­e di non poco conto , la lista cambia a seconda della stagione, anche per i dolci) tra cui cremoso di piselli , Ivoire Valrhona e lamponi. Sine qua non

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