Rinegoziata la linea di credito revolving Moody’s alza l’outlook di Fiat Chrysler
pMoody's è più ottimista sul rating di Fiat Chrysler: l'agenzia americana ha alzato le prospettive (outlook) a positive da stabili, mantenendo per ora la valutazione Ba3.
«Il mutamento di prospettive a positivo riflette il miglioramento della performance operativa dell'azienda nel 2016, i suoi continui sforzi per ridurre l'indebitamento e il recupero di quote di mercato in Europa in atto dal 2015» scrive Falk Frey, senior vice president di Moody's a analista responsabile del rating Fca. Moody's evidenzia il flusso di cassa positivo per 1,8 miliardi nel 2016 e giustifica le prospettive positive con «la previsione che Fca possa mantenere nei prossimi 12 mesi il miglioramento nei margini operativi nonostante le possibili multe legate alle inchieste sulle emissioni dei motori diesel». L'ottimismo «presuppone anche che Fca riuscirà ad affrontare una congiuntura difficile legata ai forti investimenti» necessari per le nuove tecnologie.
Per quanto riguarda la posizione finanziaria netta industriale di Fca, al 31 dicembre scorso era negativa per 4,5 miliardi di euro (rispetto ai 5 di fine 2015); l'obiettivo del piano quinquennale 2014-2018 è di portarla in attivo (per quanto riguarda la parte industriale) per 4 miliardi di euro; alla fine di quest'anno il debito dovrebbe scendere a 2,5 miliardi, con l'obiettivo di recuperare entro fine anno la valutazione investment grade del debito.
Proprio ieri Fca ha rinegoziato la linea di credito revolving (Rcf), aumentandone l'importo ed estendendone la scadenza finale. L'emendamento alla Rcf sottoscritta nel giugno 2015, sottoscritto con un gruppo di 27 banche, prevede un aumento dell'affidamento da parte delle banche da 5 miliardi a 6,25 miliardi di euro e l'estensione della scadenza finale della Rcf al marzo 2022. La linea di credito da 5 miliardi, al 31 dicembre scorso, era ancora interamente a disposizione. La nuova linea di credito sarà a disposizione, aggiunge Fca, «per le generali esigenze aziendali e per i fabbisogni legati al capitale di funzionamento del gruppo» ed è suddivisa in due tranches: 3,125 miliardi della durata di 37 mesi, con due opzioni di estensione per un ulteriore anno e per ulteriori 11 mesi, esercitabili rispettivamente al compimento del primo e del secondo anno dalla data della stipula dell'emendamento, e 3,125 miliardi della durata di 60 mesi.