Iperammortamento esteso a fine 2018
Nella manovr ina entrerebbe la proroga del termine entro cui l’impresa deve completare l’investimento
Spunta l’ estensione del l’iperammortamento, l’ incentivo del piano Industria 4.0. Il ministero dello Sviluppo lavora per inserire nella manovrina il prolungamento da giugno a dicembre 2018 del termine per la consegna del bene acquistato. L’impatto sulla finanza pubblica sarebbe di 100 milioni annui per 5 anni.
Si va lentamente completando il menu crescita della manovrina. Spunta anche l’estensione dell’iperammortamento, l’agevolazione fiscale per chi investe in beni strumentali che vanno sotto il cappello di Industria 4.0. Nel decreto legge che sarà approvato subito dopo o contestulamente al Def entrerebbe anche lo spostamento al 31 dicembre 2018 del termine (oggi fissato al 30 giugno 2018) entro il quale le imprese devono concludere gli investimenti per beneficiare dell’incentivo.
La misura permetterebbe di portare avanti con ulteriore slancio il piano Industria 4.0 lanciato lo scorso settembre dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Si recupererebbero i primi tre mesi di ritardo (solo giovedì è stata pubblicata la circolare agenzia delle Entrate-Mise che rende operativo l’incentivo) e si darebbe alle aziende un arco di tempo più ampio per pianificare gli interventi. C’è anche una prima stima degli effetti finanziari elaborata dagli uffici del Tesoro: circa 100 milioni annui dal 2019 al 2023, ua copertura riferita all’ipotesi di allungamento del solo iperammortamento al 250% per i beni funzionali alla digitalizzazione (e non del superammortamento al 140% per i beni tradizionali) e che allo stato sarebbe giudicata sostenibile. Una decisione definitiva dovrebbe comunque giungere solo a ridosso del varo della manovra.
L’obiettivo di massima concordato nelle riunioni che si sono svolte in questi giorni tra Palazzo Chigi-Mef-Mise è dare con la manovrina un segnale pro-sviluppo, possibilmente con misure a costo zero. L’estensione dell’iperammortamento derogherebbe a questo principio, ma con un impatto contenuto. Allo stato attuale di lavorazione, la norma sposterebbe solo il termine di consegna dei beni, rimarrebbe invece inalterato il termine per effettuare l’ordine ovvero il 31 dicembre 2017 (entro questa data l’ordine deve risultare accettato dal venditore e deve essere stato pagato un acconto per almeno il 20% del costo).
I prossimi mesi saranno decisivi per misurare sul campo l’efficacia dell’iperammortamento. Da questo punto di vista, molti aspetti pratici sono stati chiariti dalla circolare Entrate-ministero dello Sviluppo (si veda l’articolo che pubblichiamo a pagina 9 con le istruzioni per l’uso). Fondamentale la previsione di poter usufruire dell’iperammortamento pieno anche nel caso si metta in funzione il bene nel 2017 ma lo si interconnetta nel 2018. In questo caso il beneficio al 250% scatta nel 2018 (bisognerà solo sottrarvi la quota di superammortamento di cui si è beneficiato a titolo temporaneo nel 2017).
Il nuovo intervento su Industria 4.0 risponderebbe all’obiettivo di sollevare l’andamento degli investimenti produttivi, in risalita come sotto- linea la Banca d’Italia ma ancora con un andamento compassato.
Altri interventi mirerebbero invece a far crescere il canale dei finanziamenti non bancari e ad intercettare capitali finanziari potenzialmente in uscita da Londra per effetto della Brexit. Al primo gruppo si iscriverebbe l’estensione dell’istituto della garanzia statale ai soggetti diversi dalle banche che effettuano prestiti alle i mprese (“direct lending”), come i fondi di credito, le società di cartolarizzazione o le assicurazioni.
In chiave «post Brexit», e per attrarre soprattutto fondi di private equity stranieri, sarebbe invece ormai definito un intervento sul cosiddetto “carried interest” per applicare alla remunerazione del management di una Sgr - a fronte di un investimento pari ad almeno l’1% - la più conveniente tassazione da capital gain anziché quella da lavoro.
LE NORME IN ESAME L’obiettivo è dare più tempo per gli investimenti Gli altri interventi puntano ad attrarre fondi e finanziamenti non bancari