Parigi spinge il flight to qualit y
+ Lo spread dell’Oat, future del decennale francese, contro Bund a quota 58 punti base non sembra indicare l’importanza che ricopre, per il mercato europeo, la scadenza elettorale del 23 aprile. Le elezioni francesi distano appena quattordici sedute. I sondaggi, per quanto possano essere attendibili, stimano il partito di Le Pen a quota 25% e nessuno ritiene, neppure i più ottimisti, che possa passare al primo turno superando il 50%. Il mercato non sconta questa ipotesi: ai money
manager interessa sapere chi è il primo partito e qual è la tendenza dell’avanguardia dei partiti populisti.
La partita che si gioca a Parigi è più importante della Brexit ed è prudente non abbassare la guardia. La riconsiderazione strategica sul tasso fisso segnalata due settimane fa può avere ancora spazio, ma se finora si è parlato di un cambiamento di bias nello scenario macro, ora a distanza di 14 sedute, è preferibile ritornare a parlare di flight to quality.
Nelle prossime sedute si potrebbe ripresentare l’esigenza per i portafogli di sovrappesare il Bund, diversificare sul T-note ed in generale sugli asset in dollari. In quest’ottica la fase positiva sul Bund potrebbe continuare e puntare alla fascia 0,2%-0,3%. Al contrario il BTp decennale e lo spread contro Bund potrebbero subire una battuta d’arresto. Negli ultimi mesi il trading range dello spread BTp-Bund è stato 170-210 punti base e la permanenza del future italiano al di sotto di quota 180 punti base consiglia di vendere.