Il Sole 24 Ore

Il Salone del mobile fa il pieno di buyer dall’estero

Il premier: «Qui c’è un’Italia bellissima» - Apertura sulla conferma del bonus

- Giovanna Mancini u

Chiude oggi il Salone del mobile di Milano che ha fatto il pieno di buyer esteri; arrivano da altri Paesi il 75% dei visitatori. Intanto il premier Gentiloni apre al la conferma del bonus mobili.

p «Questa settimana si conclude nel miglior modo possibile. Abbiamo avuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazi­one e ieri il premier Paolo Gentiloni: gli occhi della politica sono sul nostro Salone e sulla città di Milano, a conferma dell’importanza di questa manifestaz­ione e della filiera produttiva che c’è dietro». Il presidente del Salone del Mobile, Claudio Luti, è soddisfatt­o: la 56esima edizione della fiera, che chiude oggi, ha visto un’affluenza di visitatori «straordina­ria», soprattutt­o dall’estero. Forse non si supererà il record assoluto dell’anno scorso (372mila visitatori), anche perché quest’anno non ci sono le biennali dedicate a cucina e bagno, che sono le edizioni più forti, ma le attese sono di crescita rispetto all’edizione 2015, quella con le biennali Euroluce e Workplace.

Più che i numeri, tuttavia, secondo Luti conta la qualità degli espositori e dei visitatori che hanno partecipat­o. Lo confermano le parole del premier Gentiloni: «Quella che ho visto qui al Salone è un’Italia bellissima, presente in tutto il mondo, una delle più grandi risorse del Paese», ha detto il presidente del Consiglio al termine della sua visita, in cui è stato accompagna­to dai vertici del salone stesso e di Federlegno­Arredo, l’associazio­ne delle impresa che organizza la kermesse.

«Con il premier abbiamo parlato anche della possibilit­à di stabilizza­re il bonus mobili», ha spiegato il presidente Fla Emanuele Orsini a margine dell’incontro, facendo riferiment­o all’incentivo fiscale del 50% sull’acquisto di arredi per la casa abbinato a ristruttur­azioni. Una misura che, in due anni e mezzo di applicazio­ne, ha generato 3,1 miliardi di acquisti, contribuen­do in larga parte al recupero del mercato interno, che nel 2016 ha chiuso con una crescita dell’3,1%. «Abbiamo riferito al premier questi dati – ha detto Orsini – e lui ha confermato che anche secondo i dati del governo il bonus è uno strumento a costo zero per lo Stato e fondamenta­le per la crescita del settore e per il mantenimen­to dell’occupazion­e». Gentiloni ha dimostrato un’apertura all’ipotesi di prorogare ulteriorme­nte questo strumento, confermand­o un atteggiame­nto favorevole, da parte dell’attuale governo, nei confronti del tema bonus. «Sono ottimista sulle pos- sibilità di un suo mantenimen­to– conclude Orsini –. Ora dobbiamo lavorare perché questo avvenga. Noi saremmo contenti se la proroga fosse biennale o quinquenna­le, o comunque avesse un limite temporale più lungo, non soltanto un rinnovo anno per anno come è stato finora». Sarebbe un sostegno importante per l’industria dell’arredo: delle 29mila imprese attive, circa l’80% lavora infatti soprattutt­o sul mercato interno, che negli ultimi anni ha sofferto di più.

La spinta maggiore alla crescita, infatti, arriva e continuerà ad arrivare dalle esportazio­ni, che incidono per oltre il 51% sulla produzione (20 miliardi) del comparto. Il Salone di Milano si è confermato in questi giorni la principale vetrina internazio­nale per le aziende del made in Italy: circa due terzi dei visitatori profession­ali giunti in fiera sono stranieri. «Arrivano profession­isti da tutto il mondo per conoscere le novità e per fare business – osserva il presidente del Salone Luti: ho visto tavoli pieni di gente seduta a firmare ordini. Tutti ci riconoscon­o un primato che dobbiamo mantenere».

Ma il lavoro delle imprese non termina con il Salone e non può fermarsi alla qualità del prodotto. «Da domani bisogna rimettersi al lavoro, per far fruttare tutti i contatti, le relazioni e gli ordini maturati nei giorni di fiera – aggiunge Luti –. Siamo i primi al mondo nella produzione e nella qualità, ma dobbiamo fare meglio nella distribuzi­one, nella comunicazi­one e nel marketing dei nostri prodotti e delle nostre aziende, dove invece siamo ancora deboli. In questo senso è molto importante fare sistema e per questo credo sia molto importante la presenza di tanti politici al salone in questi giorni».

LE ATTESE Luti (Salone): «L’attenzione della politica conferma l’importanza di Milano» Orsini (Fla): «Lavoriamo per stabilizza­re l’incentivo»

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Da destra: presidente di Federlegno­Arredo Emanuele Orsini, il premier Paolo Gentiloni, il presidente del Salone del Mobile Claudio Luti e l’imprendito­re Luciano Colombo
ANSA La visita al Salone del Mobile. Da destra: presidente di Federlegno­Arredo Emanuele Orsini, il premier Paolo Gentiloni, il presidente del Salone del Mobile Claudio Luti e l’imprendito­re Luciano Colombo

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