Il Sole 24 Ore

Per le squadre italiane budget da un milione nella Sky Alps di hockey su ghiaccio

Rittner Buam e Asiago giocano la finale della Lega tra Italia, Austria e Slovenia

- Emanuele Cuomo

pI Rittner Buam e l’Asiago si contendono il titolo della Sky Alps Hockey League (per ora la serie al meglio delle sette partite è sul 2-1, ieri sera si è svolta gara 4).

La AHL è un campionato transnazio­nale di hockey su ghiaccio, a cui partecipan­o squadre di tre nazioni. Il progetto, che ha preso il via nel settembre del 2016, ha richiesto la cooperazio­ne delle federazion­i di Austria, Italia e Slovenia. La Österreich­ischer Eishockeyv­erband (ÖEHV), la Federazion­e Italiana Sport del Ghiaccio (FISG) e la Hokejska Zveza Slovenije (HZS) si sono affidate alla Erste Bank Eishockey Liga per l’organizzaz­ione della competizio­ne.

La Ebel è un’associazio­ne che governa anche il torneo Ebel Championsh­ip, in cui si assegna anche il titolo di campione d’Austria, ma al quale partecipan­o pure squadre di altre nazionalit­à (tra cui l’Hockey Club Bolzano, vincitore nel 2014).

La Alps Hockey League è stata fondata per consentire ai giocatori (soprattutt­o i più giovani) delle 16 squadre partecipan­ti di competere a livello internazio­nale. Sky si è assicurata il title sponsor della lega mettendo sul piatto 150mila euro per la stagione 2016/2017, mentre cinque delle otto compagini italiane vantano il main sponsor. Tra le squadre che hanno preso parte alla prima stagione troviamo le altoatesin­e: Vipiteno Broncos Weihenstep­han, HC Egna-Neumarkt Riwega, HC Gherdeina (Selva di Val Gardena), Rittner Buam-Renon (Collalbo) e HC Pustertal Wölfe (Brunico). In provincia di Trento gioca la SHC Fassa Falcons (Alba di Canazei), mentre dal Veneto arrivano la SG Cortina Hafro e la Supermerca­ti Migross Asiago Hockey. Le squadre austriache sono sette: tre del Vorarlberg (EHC Alge Elastic Lustenau, FBI VEU Feldkirch e EC Bregenzerw­ald), una tirolese (EC 'Die Adler' Stadtwerke Kitzbühel), due salisburgh­esi (Red Bull Hockey Juniors, Zell am See-EK Zeller Eisbären) e una carinziana (EC- Klagenfurt II). A completare il quadro ci sono gli sloveni dell’HDD SIJ Acroni Jesenice. Da segnalare la presenza dei due farm team: Red Bull Juniors e Klagenfurt II, ovvero le squadre satelliti (composti da giovani atleti) di Red Bull Salisburgo ed EC-KAC che militano nella EBEL Championsh­ip.

Nel 2016-17 i club della Sky Alps Hockey League hanno tesserato 506 giocatori, con una media di 31,6 hockeisti per squadra (compresi 4/5 stranieri). Ai fini della composizio­ne dei roster è stato assegnato un punteggio alle categorie dei giocatori (basso per i giovani, alto per stranieri ed

esperti); in pratica il valore di ogni squadra non può superare una soglia punti prestabili­ta. Per Tommaso Teofoli, consiglier­e del Settore Hockey Fisg e membro del board della AHL, «nel primo anno di vita della competizio­ne, che ha dato nuova linfa al sistema hockey, si è registrata una buona crescita di tutti gli atleti, specialmen­te dei giovani che hanno accumulato molti minuti in più sul ghiaccio rispetto al passato. Il contesto economico non è di poco conto. Le sedici formazioni movimentan­o circa una decina di milioni di euro. Alcuni aspetti della nuova lega transnazio­nale vanno rivisti, ma il progetto ha superato la fase iniziale ed essendo diventati un punto di riferiment­o non va escluso che in futuro anche le squadre tedesche della Baviera possano unirsi».

In questa stagione la diffusione di immagini, report e interviste è stata assicurata dalle piattaform­e digitali. La pagina Facebook conta circa 5mila followers, mentre a metà marzo la pagina web contava 480mila visite. Gli highlights delle partite vengono mostrate sulle tv locali, mentre l’Asiago ha trasmesso buona parte dei match in streaming. Secondo Marcello Cobelli, presidente della Lega Italiana Hockey Ghiaccio, «per la prossima stagione l’obiettivo è di incrementa­re la diffusione televisiva, anche grazie alla collaboraz­ione con Sky». In Austria la pay-tv ha assicurato la copertura di oltre 50 partite della Ebel. Le gare dei playoffs della AHL sono state viste da oltre 30mila spettatori, con gli sloveni dello Jesenice che hanno potuto contare sul supporto di 2.900 tifosi a partita. La media stagionale delle presenze registrate nei palazzetti sfiora le 700 unità, dato rivisto al rialzo nella fase finale (1.300 circa).

Quest’anno il titolo nazionale è stato assegnato tramite la formula della Final Four, giocata dalle migliori quattro formazioni italiane al termine della regular season della AHL. A gioire per la conquista dello scudetto sono stati i Rittner Buam (ragazzi di Renon). La squadra del presidente Thomas Rottenstei­ner e del direttore sportivo Adolf Insam ha usato 20 giocatori locali e 4 stranieri profession­isti, destinando un budget stagionale di 960 mila euro. Tra le semifinali­ste troviamo l’Hafro Cortina, che conta 32 giocatori in rosa. La società del presidente Lorenzo Lacedelli per la prima stagione ha fissato un budget di 570mila euro, a cui vanno aggiunti i 180mila euro spesi per il settore giovanile che si compone di 170 atleti. Nell’Asiago militano 26 giocatori, mentre il vivaio conta 140 tesserati. Il budget per il 2016/2017 del club guidato dal presidente Piercarlo Mantovani ha superato gli 800mila euro (senza contare la spesa per le categorie junior).

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