Fa ke- news sull’Alzheimer. Sartori le av rebbe chiamate bischeraggini
Della malattia di Alzheimer, a più di un secolo dalla descrizione, non si conoscono prevenzioni e cure. Nonostante questa triste realtà, un quotidiano autorevole ha riportato con evidenza che un medico avrebbe constatato che un medicamento riporterebbe gli ammalati « indietro di 15 anni » : la durata media di sopravvivenza della malattia è di 7- 8 anni, per cui i fortunati pazienti non solo guarirebbero ma ringiovanirebbero di molto. Un altro illustre quotidiano, ripreso poi da altri, ha annunciato che è stato « scoperto il meccanismo all’origine della malattia. È nell’area che regola l’umore » . Ci si riferisce a uno studio sperimentale sui topi, di cui è dubbio quanti di quei dati e quando possano essere riferiti all’uomo. Quel che i giornali pubblicano con tanta sprovvedutezza sono, direbbe il politologo fiorentino Giovanni Sartori, bischeraggini. Tanto più irresponsabili e indecenti in quanto si riferiscono ad una malattia terribile e diffusa.
ti di « razza ebraica » .
La silloge di Ventura vale anche a ricordarci quanto gli intellettuali possano essere miopi. Si prendano le lettere scambiate da Anna Kuliscioff e Filippo Turati durante gli anni di avvento del fascismo. Colpisce la loro incapacità di comprendere le forme inedite che il potere andava assumendo in una società industriale di massa: la loro incapacità di riconoscere un nesso fra le trasformazioni strutturali del sistema capitalistico, entro un quadro di accresciuta competizione internazionale, e la proposta fascista di un nuovo contratto sociale. In fondo, con tutta la loro cultura ed esperienza politica, Kuliscioff e Turati eccedevano in ottimismo e difettavano di fantasia. Non riuscivano a immaginare l’avvento di un potere che sembrava procedere controcorrente rispetto al fiume della storia, « in dichiarato dispregio (riassume Ventura) dei valori etici e politici che costituivano il patrimonio comune della civiltà europea » .
La recente storia occidentale ha portato altri esempi di irresistibili ascese puntualmente sfuggite sia all’immaginazione, sia alla comprensione degli intellettuali. Almeno da questo punto di vista, Intellettuali andrebbe letto come il più tempestivo degli instant-books.
Angelo Ventura, Intellettuali. Cultura e politica tra fascismo e antifascismo, introduzione di Emilio Gentile, Donzelli, Roma, pagg. 218, € 27