L’automobile al centro della Design Week
Alla kermesse milanese svelate idee e illustrati gli scenari del futuro
re pieno di incognite, ma non così lontano nel tempo. Se lo scenario della mobilità futura sarà davvero quello dei mezzi a guida automatizzata, l’automobile diventerà sempre più un luogo da abitare. Ecco, quindi, che la presenza ormai abituale di case costruttrici e car designer al Salone del Mobile diventa ancor più incisiva. Lo scenario milanese è ideale per le auto fortemente improntate sul design, come nel caso della Range Rover Velar, ultimo modello lanciato dalla Land Rover a Ginevra e riproposto in un’affascinante installazione presso il Museo della Permanente, cui si accede attraversando un “bosco stilizzato” realizzato con tessuti Kvadrat, uno dei fornitori dei materiali interni della Velar. La vera esperienza sensoriale si ha, però, una volta entrati a bordo della vettura, un ambiente di grande gusto, improntato alle valenze estetiche di un salotto contemporaneo e minimalista, in cui la tecnologia è onnipresente, ma mai invasiva (lo schermo centrale compare Due le motorizzazioni al lancio: il tre cilindri 1.0 da 67 cv e il 1.2 da 84 cv. In arrivo a fine anno anche l’inedito e «pepato» tre cilindri 1.0 Turbo T-Gdi a iniezione diretta di benzina solo a richiesta).
La cultura del design è fondamentale per tutti i principali costruttori – non a caso Lexus annuncia, sempre a Milano, il vincitore del suo Design Award, andato quest’anno a Pixel, opera luminosa del giapponese Hiroto Yoshizoe – e ha ispirato anche Bmw nell’interpretazione delle sue vetture i8 e i3 con livree esterne e i nterne che rendono omaggio al Memphis Design, realizzate con Garage Italia di Lapo Elkann.
Citroën ha proposto la C4 Cactus Unexpected by Gufram, giocando sull’omonimia della sua vettura e su un “classico” del product design del 1972. Le superfici ispide e dell’appendiabiti Cactus sono state replicate negli “airbump” perimetrali con un effetto davvero inatteso, accentuato da una vivace verniciatura bicolore.
Meno giocose e improntate all’eleganza e all’alta qualità dei materiali sono invece le due poltrone disegnate rispettivamente dal Centro Stile Ferrari di Flavio Manzoni (Cockpit, by Poltrona Frau) e Chris Bangle (Audrey, by Foglizzo), due saggi di stile in cui il car design si unisce a fornitori italiani di pellami pregiati.