Vertice al ministero: i portuali tolgono i blocchi alla Sa-Rc
CALABRIA Restano dieci giorni di sciopero
croci piantate all’ingresso del porto nel venerdì santo, culmine di un’immaginaria via crucis. È la traccia tangibile della protesta dei lavoratori dello scalo di Gioia Tauro, ieri culminata nell’occupazione delle corsie dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, per stigmatizzare la decisione di Medcenter, la società che gestisce lo scalo, di dichiarare 400 esuberi e di avviare dal 31 marzo le procedure di mobilità.
I lavoratori hanno dichiarato dieci giorni di sciopero a partire da giovedì notte. Ieri, dopo avere piantato tre croci tra le inferriate, verso le 11 di mattina circa 200 portuali hanno occupato l’autostrada in direzione nord, all’altezza dello svincolo di Gioia Tauro, per poi successivamente spostarsi anche i n direzione sud, rischiando di paralizzare il flusso di traffico festivo.
Dopo quasi un’ora di tensione, i blocchi sono stati rimossi grazie alla mediazione della prefettura: ai manifestanti è stata garantita la convocazione di un incontro ad hoc da parte del ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Graziano Delrio alla presenza del prefetto di Reggio Calabria, dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul e della stessa azienda.
«I lavoratori del porto han- no interrotto l’ azione rivendicativa dopo avere appreso la notizia della riunione fissata per mercoledì, nella sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, grazie all’intervento del prefetto di Reggio, Michele di Bari - conferma la Prefettura di Reggio Calabria -. Prosegue l’azione di mediazione del prefetto avviata sin dal mese di marzo con l’istituzione di un tavolo prefettizio di confronto tra le parti datoriali e sociali per la soluzione delle problematiche concernenti il numero dei lavoratori
LA MEDIAZIONE Arrestata per un’ora la circolazione in entrambi i sensi di marcia, l’intervento del prefetto permette la rimozione dei blocchi
della Medcenter in esubero, circa 400, da ricollocare nell’ambito dell’Agenzia di lavoro portuale».
I lavoratori, rientrati al porto, hanno confermato che lo sciopero di dieci giorni proclamato contro i 400 esuberi comunicati dall’azienda proseguirà per la durata programmata. In serata, davanti all’ingresso dello scalo, dove sono state piantate le tre croci, i manifestanti hanno promosso anche un momento di riflessione religiosa, in vista della Pasqua.