Il Credit Suisse taglia i bonus ai manager
pQuello che si preannunciava era un dibattito duro, non facile, all’assemblea degli azionisti del 28 aprile. Il vertice del Credit Suisse ha preferito disinnescarlo, fermandosi prima e annunciando ieri un taglio dei bonus previsti per il top management e la stabilità delle remunerazioni per il consiglio di amministrazione. Nelle scorse settimane era cresciuta la temperatura attorno al capitolo compensi. Alcune istituzioni di consulenza e difesa degli investitori - tra cui ISS, Ethos, Glass Lewis - avevano criticato il piano di retribuzioni per il vertice della banca elvetica, sottolineando che questa sta cercando di rilanciarsi dopo aver attuato una ristrutturazione, con tagli a strutture e organici, e dopo aver registrato perdite. Polemiche quindi sia a livello internazionale che a livello di Svizzera, dove tra l’altro negli anni scorsi l’imprenditore e politico Thomas Minder ha portato avanti un’iniziativa che ha alla fine favorito alcuni limiti ai bonus.
Il ceo di Credit Suisse, Tidjane Thiam, e gli altri membri della direzione generale quindi rinunceranno volontariamente al 40% dei bonus previsti. Potrebbe trat- tarsi di parecchi milioni di franchi, la somma esatta dipenderà dalle cifre prese in considerazione ma secondo alcune agenzie di stampa elvetiche potrebbero essere almeno 20 i milioni di franchi in meno. Nel complesso, per il 2016 sono state messe sul tavolo remunerazioni per circa 80 milioni di franchi, in parte legate ai bonus appunto. Al ceo Thiam, che ha preso il timone a metà 2015, sono stati attribuiti per il 2016 circa 12 milioni di franchi. Il consiglio di amministrazione, presieduto da Urs Rohner, dal canto suo ha deciso di mantenere le remunerazioni ai livelli del 2016 e di rinunciare quindi al previsto ammontare massimo di 12,5 milioni di franchi. Le remunerazioni per il cda erano state di 11 milioni di franchi l’anno scorso. Il presidente Rohner ha avuto compensi per 4 milioni di franchi.
Rohner e altri membri del vertice del Credit Suisse hanno intensificato negli ultimi giorni i contatti con una parte degli azionisti. Il risultato è l’annuncio di ieri, che abbassa la temperatura. L’assemblea di fine mese si preannuncia ora meno calda, anche se rimangono nei ranghi di investitori e azionisti pareri in parte diversi non solo sui compensi per i top manager ma anche sul dividendo da versare. Il gruppo Credit Suisse ha chiuso il 2016 con una perdita netta di 2,7 miliardi di franchi, legata in gran parte a sanzioni da 5,3 miliardi subite negli Stati Uniti per i prodotti finanziari collegati alla crisi dei mutui subprime. Nel 2015 il gruppo aveva pure chiuso in rosso, per il riassetto dei conti.
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LA MISURA Il ceo Tidjane Thiam e gli altri membri della direzione generale rinunceranno volontariamente al 40% dei bonus previsti