Fondi, si cerca un diversivo al rendimento
La difficoltà a trovare rendimenti negli ultimi anni ha favorito la creatività (e il lavoro) degli uffici marketing delle società di gestione, alla continua ricerca di soluzioni per soddisfare le nuove esigenze della clientela. Risultato? Una gamma dell’offerta più ampia e più varia: dal fondo a cedola a quello multi asset per passare dal flessibile dinamico a quello total return. Insomma le definizioni si sprecano, ma la realtà non cambia: con tassi prossimi allo zero, performare senza correre rischi è durissima (e il 42% del patrimonio dei fondi comuni venuti in Italia è rappresentato da fondi ob b l i g a z i o n a r i ) . P e r ò questa crisi dei rendimenti forse qualche vantaggio lo ha portato: ha sensibilizzato gli animi dei gestori.
Durante l’ottava edizione del Salone del risparmio che si è chiusa giovedì scorso, al di là delle slide relative a obiettivi da raggiungere (crescita, rendimenti, controllo del rischio, diversificazione ecc.) e di quelli raggiunti (raccolta, patrimonio trend positivo del settore), è emerso un elemento in più che va oltre la dinamica dei mercati finanziari e delle percentuali. Una sorta di trasformazione nell’approccio alla gestione, che non ha più come unico scopo quello di inseguire i rendimenti, ma anche quello più “sociale” di contribuire attivamente allo sviluppo dell’economia reale, al buon funzionamento delle aziende e alla crescita europea. Tutti intenti supportati dai fatti: i Pir per l’economia reale, con l’obiettivo di far confluire entro l’anno 2 miliardi nelle casse delle Pmi, ulteriori miglioramenti nel meccanismo delle liste di minoranza per la corporate governance, l’intenzione di creare i safe bond per supportare la crescita e il progetto europeo. Non solo. C’è anche un programma sul capitale umano per incoraggiare giovani talenti a lavorare nell’ambito del risparmio gestito (al momento sono 800 i curricula già in mano alle Sgr) e una spinta maggiore sull’educazione finanziaria per rendere gli investitori sempre più consapevoli. Virtù solo dettata dalla necessità? Appuntamento al Salone dell’anno prossimo.