Bond corporate, i rischi sono poco remu nerati
A causa del Qe della Bce il rendimento non evidenzia i pericoli reali
Non è soltanto uno il rischio che “grava” sulle obbligazioni societarie, quelle cioè emesse dalle aziende. A fronte dei soldi prestati, dunque, i risparmiatori dovranno porre molta attenzione (proprio in questo periodo di Quantitative easing adoperato dalla Bce) nell’acquisto. I principali rischi sono quattro: di tasso di interesse (se quelli di mercato superano i rendimenti delle obbligazioni, il prezzo calerà); valutario (se il titolo non è denominato in euro sarà soggetto al deprezzamento di quella valuta); di liquidità (si ha quando il bond non trova acquirenti); di emittente (può essere anche una banca a non riuscire a ripagare i creditori, in questo caso si chiame- rà obbligazione finanziaria).
Di questi quattro rischi - influenzati da fattori sia generali ( con riflessi sui mercati obbligazionari nel loro complesso), sia specifici (che influenzano singole obbligazioni o singoli emittenti) - il più importante è quello emittente che viene misurato anche dalle Agenzie di rating (seppur con qualche increscioso “incidente” di percorso registrato nel settembre del 2008).
Le Agenzie ( le più famose sono le statunitensi Moody’s, Standard & Poor e l’europea Fitch) fornisco- no un giudizio sintetico da Aaa ( massima garanzia) fino al giudizio di D (emittenti già in insolvenza). Più basso è il rating, maggiore deve essere l’attenzione nella scelta nei titoli sui quali investire. Sempre relativamente al rischio emittente, vi sono poi dei titoli particolarmente rischiosi, denominati “subordinati” ( si veda box a sinistra). Inoltre, altri “strumenti” per misurare i rischi sono i Cds e il rendimento ( si veda box a destra).
Tutte queste avvertenze, infine, vanno “legate” anche alla conoscenza dell’attualità. «A causa dell’azione della Bce - avverte Jacopo Ceccatelli ad di Marzotto Sim - i rendimenti molto bassi potrebbero non compensare adeguatamente i rischi sia relativi all’emittente, sia conseguenti alle possibili oscillazioni future dei tassi di interesse. L’attenzione nella scelta deve essere quindi particolarmente elevata, soprattutto su quelli con scadenza l unga, rating mediobasso e a tasso fisso».