Boehringer, nasce un leader nei farmaci veterinari
Prospettive favorevoli ma tanto lavoro da fare per Boehringer Ingelheim Animal Health (Biah), il secondo maggior maggior polo farmaceutico mondiale al mondo specializzato nella salute animale e primo player del comparto in Italia, con una quota di mercato del 23%. A quasi 4 mesi dal perfezionamento dell’operazione nata dall’acquisto delle attività Animal Health della francese Merial (gruppo Sanonfi) da parte della tedesca Boheringer Ingelheim (Bi), il presidente di Boheringer Italia Annamaria Porrini e il responsabile della nuova divisione Biah Italia Roberto Del Maso hanno fatto il punto della situazione con Il Sole 24 Ore evidenziando i punti di forza del gruppo e commentando le strategie e le sfide da affrontare.
Da ricordare che l’operazione perfezionata in gennaio, ha visto uno scambio di asset tra due protagonisti del Big pharma. Sanofi ha ceduto ai tedeschi la divisione veterinaria Merial per rilevare i farmaci da banco di Boehringer. Il deal, dopo l’ok dell’antitrust Usa e Ue , ha valorizzato Merial 11,4 miliardi di euro, contro i 6,7 miliardi della divisione consumer health di Boehringer, che si è impegnata a versare a Sanofi 4,7 miliardi. L’obiettivo di posizionare da subito il gruppo tedesco con una maggiore competitività in un settore in consolidamento. Basti pensare che Biah vende i propri prodotti in 150 mercati, è presente in 99 Paesi, è leader mondiale nella prevenzione delle patologie attraverso antiparassitari e vaccini. L’operazione ha inoltre consentito a Biah di ampliare e diversificare il portafoglio farmaci ora composto al 59% dai prodotti per il segmento “animali da compagnia” e al 41% da quello “animali da reddito”, con la composizione dei prodotti suddivisa tra antiparassitari (44%) e biologici (37%).
Gli obiettivi sono molto ambiziosi. Il colosso tedesco si sta preparando «a una lunga crescita e alla leadership industriale nel settore a livello globale». Un settore peraltro in forte crescita, con un giro d’affari che potrebbe balzare dai 27 miliardi di euro del 2016 fino a 53 miliardi nel 2030. Quanto alla divisione Biah, il suo fatturato 2016 è salito dell’8,5% a cambi costanti a 1,46 miliardi di euro. Con Merial la divisione, con sede a Ingelheim, dovrebbe raggiungere un fatturato di oltre 4 miliardi, con un totale di oltre 10mila addetti. Si prevede che ci vorranno un paio di anni per completare l’integrazione.
«Certo – ha ricordato la Porrini – l’operazione è molto importante. Ora però dovremo lavorare per farla funzionare al meglio. È nata in Italia una nuova realtà leader nel segmento della salute animale, un mercato in crescita con prospettive importanti e con riflessi anche sulla salute umana. Il nostro compito è far si che l’integrazione sia efficace e che avvenga in un modo “dolce”. Gli utilizzatori dei nostri prodotti non devono percepire i contraccolpi di un cambio di gestione. E su questo punto – ha proseguito il presidente di BI Italia, sono molto tranquilla. Abbiamo trovato con Merial una comunanza di valori, cultura, competenze, modo di lavorare sorprendente. Le nostra attività inoltre sono veramente complementari». «Terzo punto - ha aggiunto la Porrini – dovremo continuare a garantire gli stessi, anzi migliori, livelli di qualità e di in- novazione puntando sulla ricerca e sulle risorse umane a nostra disposizione, il tutto chiaramente per garantire la continuità, la crescita e la sostenibilità del business nel lungo periodo». «Basti pensare – ha aggiunto – che per quanto riguarda la R&S il gruppo investe in media il 20% del fatturato; per Biah la percentuale è dell’8-10% e nei prossimi 5 anni verranno investiti 70 milioni di euro, contro i 50 dei precedenti 5 anni. E proprio il fatto che la nostra divisione sia riuscita ad attrarre tutti questi investimenti dalla Germania, mi rende molto orgogliosa ».
Del Maso è entrato un po’ più sui numeri. «Operiamo in un mercato globale da 27 miliardi di dollari. Bi ah, se si può dire, ha ceduto qualche gioiello di famiglia per concentrarsi sulla salute animale, dove copre una quota del 14%. Ora siamo un gruppo completo e con un portafo- glio farmaci fortemente competitivo». Merial è specializzata su avicoli e animali da compagnia - settore in forte crescita in Italia, dove oltre il 43% delle famiglie possiede un pet - mentre Biah è specilizzata su ovini e bovini. La sede principale è a Milano, con un sito produttivo a Noventa Padovana (vaccini aviari destinati all’export) e un altro a Fornovo San Giovanni (Bg), specializzato in farmaci innovativi; il fatturato 2016 complessivo è di 135 milioni di euro. «La nostra strategia – ha proseguito – si basa non solo sul prezzo, ma soprattutto sulla qualità dei farmaci. La ricerca è uno dei nostri punti di forza e abbiamo una gamma di farmaci innovativa, diversificata e completa in tutte le specialità, dai vaccini agli antiparassitari. L'obiettivo è migliorare l'assistenza sanitaria animale monitorando, diagnosticando e prevenendo le malattie, consci del fatto che la salute animale si riflette su quella umana».