Porto di Genova torna a investire
LIGURIA Tra i progetti finanziati nuova torre piloti, diga foranea e r iassetto di Fincantier i a Sestr i Previsti 329 milioni di spese per i moli della Lanterna e di Savona
pL’Autorità dato via libera, nei giorni scorsi, al documento che programma le opere da realizzare, forte dell’approvazione del primo bilancio dell’Authority unificata. Signorini, insomma, ha superato lo scoglio principale dell’unione tra i due porti che la compongono e punta a riattivare progettazioni e realizzazioni fondamentali per l’Adsp che include il principale porto italiano di destinazione finale dei container (Genova).
Il nuovo bilancio mostra un avanzo di amministrazione 2017 pari a 194,7 milioni di euro che nel 2018, grazie agli investimenti previsti, scenderanno a 131 milioni e che caleranno ancora, nel 2019, a 85 milioni. «Finalmente – afferma Signorini - si utilizzano le risorse rimaste ferme negli anni scorsi». La principale anomalia del bilancio, in particolare della ex Autorità portuale di Genova, spiega ancora il presidente, «era questo gigantesco avanzo di amministrazione, che, a fine 2017, nonostante il forte impegno di risorse, resta a 194 milioni. Ciò significa che lo scalo, negli anni mo lotto funzionale, cioè l’imboccatura di Ponente, alla quale sono destinati 6 milioni per il 2017 e 4 per il 2018. «È uno dei pochissimi grandi progetti infrastrutturali – sottolinea Signorini - che anche il Governo considera strategicamente rilevanti a livello nazionale. Noi in questo momento acceleriamo di nuovo sulla progettazione dopo che era già stata finanziata con fondi Ue che purtroppo non sono stati spesi e quindi restituiti: si trattava di circa 3 milioni. La diga attuale è del tutto inadeguata al porto e c’è piena sintonia con il Governo, che la considera, come ho detto, opera rilevante. Poi c’è la torre piloti che è « interamente coperta: è finanziata sia la progettazione, con circa 700mila euro, che la realizzazione, con 16 milioni. Pensiamo di realizzarla ragionevolmente entro il 2020».
Sul cosiddetto ribaltamento a mare di Fincantieri, invece, sono stanziati 80 milioni d’investimenti: «stiamo monitorando il Consiglio superiore dei lavori pubblici per il via libera definitivo».