Morellato allarga il suo portafoglio
Dopo aver partecipato con tutti i suoi marchi – di proprietà o in distribuzione – a Baselworld, la grande fiera dell’orologeria e gioielleria che si è tenuta a Basilea dal 23 al 30 marzo, Morellato Group annuncia un ampliamento del portafoglio. L’azienda guidata da Massimo Carraro in Europa è il primo gruppo del settore a capitale totalmente italiano e ha chiuso il 2016 con un fatturato di 166 milioni (+2,3% sul 2015) e un ebitda salito del 27,8% a 28,5 milioni.
La novità si chiama Cluse ed è un marchio nato in Olanda nel 2013, dallo stile minimal, molto scandinavo e in linea con i gusti dei Millennial (i nati dopo il 198o) di tutto il mondo. Una generazione che già oggi assorbe circa il 30% dei consumi di prodotti di medio e medio-alto di gamma. Secondo uno studio appena presentato da Bain&Co. a Londra, la percentuale di acquisti fatti dai Millennial salirà al 40% entro il 2015 e sarà soprattutto in modalità digitale.
Un modello che Cluse ha anticipato: grazie a una comunicazione digitale fatta soprattutto con Instagram e Facebook e alle vendite online, il marchio si è rapidamente esteso all’intera Europa e ad alcuni Paesi asiatici, oltre che a Stati Uniti, Australia e Marocco.
«Per l’Italia abbiamo pensato a una distribuzione autenticamente multicanale – spiega Massimo Carraro –. Oltre al sito dedicato all’e-commerce, utilizzeremo i negozi delle nostre catene e cercheremo di attivare più interazioni possibili, come si addice a un millennial brand». Gli orologi Cluse sono stati pensati per le donne ma grazie alle dimensioni di molti quadranti si addicono anche agli uomini e si inseriscono quindi nel filone genderless, di confini sempre più labili tra gusti femminili e maschili che rappresenta un altro tratto dei nati dopo il 1980. I prezzi degli orologi Cluse partono da circa 90 euro e non superano i 200 e – punto d’icnontro ulteriore con il Dna di Morellato – sono adatti a frequenti cambi di cinturino.