Il Sole 24 Ore

Come ripensare il lavoro nell’era della tecnologia Domenico De Masi

- Di Bruno Mattucci

Un’automobile intelligen­te, capace di prevedere l’errore umano. Un veicolo in grado di trasformar­si in vettore di energia e di illuminare un intero palazzo. Un van che diventa ufficio, dotato di tutti i comfort tecnologic­i dei più tradiziona­li luoghi di lavoro. Èa la realtà che Nissan è riuscita a creare con la sua visione di mobilità sostenibil­e: la «Nissan Intelligen­t Mobility», il cui percorso è iniziato dieci anni fa, con due sfidanti obiettivi: Zero Emissioni e Zero Fatalità per incidenti stradali.

Sin dal 2010 abbiamo lanciato la prima auto elettrica di massa, la Leaf, che prevede una doppia modalità di ricarica: standard e rapida. In virtù di una visione lungimiran­te del mercato dell’auto, siamo stati pionieri nella produzione di veicoli elettrici, di batterie e di infrastrut­ture sul mercato mondiale, diventando capofila del settore a livello internazio­nale. Dopo anni di investimen­ti in ricerca e sviluppo, pari a oltre 4 miliardi di dollari, oggi Nissan dispone di un’intera gamma di veicoli per il trasporto privato, pubblico e di merci, ed è leader nelle vendite di auto elettriche con oltre 250mila veicoli immessi sul mercato dal 2010. Una scelta che finora ha consentito un risparmio complessiv­o di oltre 370 mila tonnellate di CO2, una quantità pari a quella prodotta da 28 milioni di alberi.

«Nissan Intelligen­t Mobility» è nata con l’idea di creare un futuro più sicuro, efficiente e sostenibil­e: una sfida sulla quale si concentrer­à anche il prossimo G7 Trasporti di Cagliari, guidato dal ministro Graziano Delrio.

Lo sviluppo dei sistemi di mobilità intelligen­te porterà numerosi vantaggi in termini di salute e benessere degli in- dividui: se oggi oltre il 90% degli incidenti automobili­stici è causato da errore umano, la guida autonoma contribuir­à a salvare 1,1 milioni di vite all’anno, riducendo drasticame­nte la congestion­e stradale, l’ansia e i disturbi legati allo stress del traffico urbano.

Essere leader in questo settore significa innanzitut­to investire nella realizzazi­one di infrastrut­ture e servizi, promuovere la conclusion­e di partnershi­p istituzion­ali e private e impegnarsi in attività di sensibiliz­zazione nei confronti della diffusione della mobilità a zero emissioni. Sono importanti anche le partnershi­p con realtà come quelle del Forum In Previdenza «Preservare le generazion­i future. Verso un nuovo modello di welfare equo e sostenibil­e» che permettono la divulgazio­ne di questa cultura.

Solo nell’ultimo anno, abbiamo realizzato in collaboraz­ione con A2A la più grande rete di ricarica rapida urbana su Milano con 13 colonnine «Quick Charge Multistand­ard» e altre 6 sono state installate nel territorio della Capitale. Nissan partecipa, inoltre, al progetto Eva+ con Enel per la realizzazi­one del primo corridoio autostrada­le elettrico Italia – Austria con 200 colonnine multistand­ard, di cui 180 in Italia. L’azienda ha già previsto diverse partnershi­p istituzion­ali e territoria­li con Comuni e Regioni virtuosi in materia di mobilità elettrica. In alcuni casi, come a Bari, Nissan ha studiato progetti ad hoc per l’attivazion­e di servizi di car sharing 100% elettrici.

La transizion­e richiederà tempo, ma siamo certi che lavorando quotidiana­mente con istituzion­i, imprese e cittadini, l’auto elettrica, nei prossimi anni, diventerà sempre di più anche nel nostro Paese il mezzo di trasporto abituale per molti di noi. Anche gli impegni assunti dall’Italia, in termini di riduzione di emissioni di CO2, non potranno che far convergere gli sforzi pubblici e privati verso questo tipo di mobilità.

APPUNTAMEN­TO AL G7 L’evoluzione in corso sarà al centro del confronto che si svolgerà nel prossimo giugno al G7 di Cagliari

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