Si apre un’altra via di accesso al credito
Con la “manovrina” definite le nuove re gole che includono le Srl
La piena operatività è arrivata la settimana scorsa, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. La “manovrina” apre a tutte le pmi la possibilità di accedere all’equi ty crowdfunding. Non più, quindi, solo società per azioni e pmi (o startup) innovative. Anche le società a responsabilità limitata, che rispondono alle caratteristiche delle pmi, per effetto della manovra correttiva, possono avvalersi della raccolta di capitali online, attraverso i portali di crowdfunding. «Si supera così un gap importante, - commenta Alessandro Lerro, presidente dell’Associazione Italiana Equity Crowdfunding (Aiec) – offrendo alle pmi una risposta concreta alle difficoltà continue di accesso al credito. Investire in queste imprese, tradizionali ma di grande interesse per gli i nvestitori, anche perché più stabili e meno rischiose, aiuta il Paese a crescere”. Con l'art. 59 comma 1, la norma completa il percorso iniziato lo scorso novembre con la Legge di Stabilità che, però, non superava il limite imposto dal codice civile alla raccolta di capitale presso il pubblico da parte delle srl. «Un percorso che rimaneva in parte sospeso e che oggi trova il suo completamento. – aggiunge Lerro –. L'equity crowdfunding moltiplica la possibilità di trovare finanziatori e, allo stesso tempo, si rileva per le imprese un ottimo strumento di marketing perché assicura la collaborazione commerciale degli investitori». Di grande rilievo anche il riferimento, nell'articolo, alla possibilità di avvalersi di quote di partecipazione al capitale sociale con diritto differenziato. In questo modo, tra le altre cose, i diritti sociali sono distribuiti in modo non proporzionale all’entità della quota di partecipazione da cui derivano. Inoltre, è prevista una deroga anche all’articolo che impone il divieto di operazioni sulle proprie partecipazioni, previsto per le piccole e medie srl, nel caso in cui si tratti di operazioni finalizzate all’attuazione di piani di incentivazione che prevedano l’assegnazione di quote di partecipazione a dipendenti, collaboratori o componenti dell’organo amministrativo, prestatori di opera e servizi anche professionali. Le novità normative, secondo l’Aiec, potrebbero tradursi in importanti occasioni di crescita per diversi comparti: dal food all’immobiliare. L’eq uity crowdfunding, in Italia, cresce a un ritmo sostenuto. Nel primo trimestre del 2017, come emerge da rilevazioni di Crowdfundingbuzz, sono state finanziate 11 imprese per un totale di 2,173 milioni di euro. Un dato da record nella storia di questo ramo delcrowdf un ding.Isottoscrit tori (tra persone e società) sono stati 764, numero che supera quello complessivo del 2016, fermo a 747. La media di investitori per singola campagna è pari a 69, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.