Champions banco di prova del mercato
pIl primo banco di prova sarà la Champions League. A giorni la Uefa dovrebbe lanciare i “tender” per l’attribuzione dei diritti di Champions ed Europa League 2018/21. La Uefa avrebbe già fatto colloqui con gli operatori ritenuti interessati e interessanti. A quanto risulta al Sole 24 Ore, Mediaset, Sky e Discovery (che controlla Eurosport) sono stati sondati.
Dall’andamento di questa partita – secondo i rumors l’idea della Uefa è di stringere al massimo i tempi – arriveranno indicazioni forti su possibili alleanze in uno scacchiere dove a essere posizionati non sono solo i tradizionali broadcaster, ma anche telco e, potenzialmente, i colossi del web. Per questi ultimi l’ingresso nella corsa per l’acquisizione dei diritti è vista come cosa possibile, ma le lancette sembrerebbero spostarsi sul prossimo ciclo. Del resto, se è vero che il game changer sarà Amazon, il fatto che il suo principale competitor, Netflix, abbia dichiarato di voler rimanere fuori dal discorso dello sport spinge analisti e osservatori a considerare che il gigante di Seattle potrebbe per ora soprassedere.
Certo è che la Champions in esclusiva pagata a caro prezzo (690 milioni per il triennio 2015/18) ha pesato su Mediaset, con svalutazioni dell’asset (per 123,6 milioni) e perdita monstre di bilancio (294 milioni, anche per effetto della contesa con Vivendi proprio sulla pay tv). Per il triennio precedente Mediaset e Sky insieme avevano sborsato 480 milioni. Si vedrà se e quanto la Uefa possa retrocedere sulla valutazione, considerando anche quanto accaduto altrove. Per esempio in Uk dove BT ha confermato l’esclusiva Champions (più Europa League) per 1,18 miliardi di sterline nel triennio (+32%).
Lato broadcaster, si pensa a una Sky fortemente interessata alla Champions, ma c’è chi scommette su un’offerta forte anche da par- te di Mediaset. Il che risulterebbe in qualche modo in contraddizione con «l’approccio opportunistico» che lo stesso gruppo di Cologno ha detto di voler avere facendo di Premium una piattaforma “aperta” a chi ha i contenuti. Sarebbe tuttavia rischioso per Mediaset restare fuori. E dall’altra parte saranno da verificare i futuri rapporti con Vivendi, cosa non indifferente sulla decisione di spingere o meno sui diritti del calcio. Per la parte free, invece, il dg Rai Antonio Campo Dall’Orto non ha escluso un possibile interesse, pur indicando altre priorità come Mondiali di calcio e Olimpiadi.
La Serie A dopo la Champions