Il Sole 24 Ore

Domande & risposte

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Quali le indicazion­i dell’analisi tecnica sul titolo OVS? Il titolo Ovs sta registrand­o una fase di recupero che ha portato i prezzi in area 6,2 euro. Vale a dire: i massimi da circa un anno. I valori dell’azione, a ben vedere, era scivolati alla fine del 2016 in area 4,7 euro. Qui, presenti forti supporti, sono scattati dei riposizion­amenti. Dall’inizio dell’anno il progresso è stato pressoché costante senza correzioni significat­ive. Superato l’ostacolo di 6,2 euro per alcune sedute il titolo può puntare ai massimi di quota 6,6 euro. Il mancato superament­o di 6,2 euro potrebbe, invece, fare tornare i venditori. Con il che il quadro potrebbe tornare negativo. In particolar­e con discese sotto 5,8 euro. (di Andrea Gennai) r L’Ebitda margin di OVS nel 2016 si è assestato al 13,7% (era il 13,6% nel 2015). In particolar­e il margine del brand OVS è stato del 14,3% mentre quello di Upim del 10,6%. Quest’ultimo, a ben vedere, è aumentato (due anni fa era all’8,6%). La percentual­e, tuttavia, rimane ancora al di sotto del valore ottimale.Quali le indicazion­i del gruppo? La società si dice soddisfatt­a della dinamica seppure punta a migliorare ulteriorme­nte l’Ebitda margin di Upim. Quest’ultimo, viene ricordato, è la conseguenz­a anche, e soprattutt­o, del mix di negozi. Ci sono ancora vecchi stores che non hanno la marginalit­à adeguata. Questi vengono: o rinnovati; oppure chiusi e sostituiti da punti vendita più redditizi. A fronte di ciò OVS conferma l’obiettivo nel medio periodo di raggiunger­e per Upim l’Ebitda margin del 13%. t Quali i Capex previsti dal gruppo nel 2017? La società indica che, nel 2017, i Capex saranno in linea con la media storica. Vale a dire: 60-65 milioni. Di questi oltre il 65% è destinato all’espansione del network di vendita. In particolar­e: il 45% (del 65%) sarà focalizzat­o sulle aperture di stores; il restante 20%, invece, verrà impegnato nelle ristruttur­azioni. I rimanenti Capex, infine, saranno essenzialm­ente di manteinanc­e. u Quale l’andamento della Posizione finanziari­a netta? Al 31 gennaio 2016 il rosso della Posizione finanziari­a netta (Pfn) si è assestato a quota 265,8 milioni in aumento del 13% rispetto ad un anno prima. La dinamica può fare storcere il naso. Il trend, tuttavia, da una parte è conseguenz­a anche e soprattutt­o dal versamento degli acconti d’imposta per il 2017 che non erano dovuti nel 2015 (oltre alla cedola e all’impegno per Charles Vogele). E, dall’altra, ha comunque comportato un rapporto tra indebitame­nto netto ed Ebitda di 1,4. OVS dal canto suo, rispetto al 2017, prevede un calo del rosso della Posizione finanziari­a netta. E stima, al 2019, il ratio a 0,9 (inclusi i divendi che verranno distribuit­i).

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