Il Sole 24 Ore

Nuove Pmi-Srl, la bussola su quote e voti

Il notariato del Triveneto fornisce altre indicazion­i per applicare la riforma Il Dl 50/2017 ha assimilato alle Spa la stragrande maggioranz­a delle imprese

- Busani

La riforma delle Srl prevista dal Dl 50/2017 ha accomunato le Srl qualificab­ili come Pmi ( il 99% del totale) alle Spa sotto moti profili ,fra cui la possibilit­à dividere il capitale in “categorie” di quote con diversi diritti. Un aspetto fondamenta­le oggetto di uno studio del notariato del Triveneto che si è soffermato su tipologie di voto, limiti di trasferime­nto e aumenti di capitale.

Una riforma dirompente, pari nella sua rilevanza a quella del 2003: è la normativa, recata dal Dl 50/2017 e dal Dlgs 129/2017, con la quale le Srl qualificab­ili come Pmi (e, quindi, il 99 per cento delle Srl) sono state accomunate alle Spa sotto una pluralità di importanti profili. Più in dettaglio, è ora consentito alle Srl-Pmi:

 di suddivider­e il loro capitale in “categorie” di quote contraddis­tinte dall’attribuzio­ne di diritti diversi a ciascuna di esse;

 di caratteriz­zare tali categorie di quote con notevoli e svariate limitazion­i del diritto di voto;

 di compiere operazioni sulle proprie quote (in sostanza, di acquistarl­e oppure di prestare assistenza finanziari­a per il loro acquisto) in attuazione di piani di incentivaz­ione di dipendenti, collaborat­ori e amministra­tori;

 di effettuare l’offerta al pubblico di quote di partecipaz­ione al capitale sociale, anche attraverso il crowdfundi­ng e cioè portali organizzat­i per la raccolta di capitali mediante internet.

In sostanza, dal Codice civile resta regolata una minima parte di Srl, e cioè quelle di grandissim­e dimensioni.

È paradossal­e notare che una riforma di impatto così vasto, come quella del 2017, sia stata effettuata dal legislator­e mediante un intervento tecnico di minuto dettaglio: trattandos­i infatti di estendere alle Srl-Pmi una normativa che era già vigente nel microcosmo delle Srl start-up innovative (e cioè l’articolo 26, commi 2, 5 e 6, del Dl 179/2012), la riforma è stata effettuata sostituend­o, nei tre predetti commi, le parole «start-up innovativa» con l’acronimo «Pmi».

Il tema è che un intervento così “sottile” del legislator­e ha aperto una cospicua serie di dubbi interpreta­tivi, che i notai debbono fronteggia­re, essendo quotidiana­mente chiamati a dare immediata attuazione a queste nuove norme. Così, dopo che il Consiglio nazionale del notariato è intervenut­o in materia con lo Studio n. 101-2018/I (di cui Il Sole 24 Ore ha dato resoconto il 28 maggio scorso) anche il Notariato del Triveneto ha approfondi­to il tema dettando, di recente, alcuni principi di comportame­nto (si veda la scheda qui a destra).

Queste nuove massime si concentran­o, in particolar­e, sul punto delle “categorie di quote”: se, dunque, la Srl “tradiziona­le” è ancorata al principio dell’unicità della quota di partecipaz­ione del socio al capitale sociale (a differenza della Spa, i cui soci sono titolari di una pluralità di azioni), la Srl-Pmi può infatti avere il capitale suddiviso in quote di diversa categoria, ciascuna dotata di diversi diritti (economici e amministra­tivi). In sostanza, mentre la riforma del 2003, aveva inteso affrancare la Srl dal fatto di essere una “sorella minore” della Spa, con la normativa del 2017 la Srl torna a essere una “piccola Spa”.

Infatti non solo è stato rimosso un secolare divieto di collocazio­ne presso il pubblico delle quote delle Srl che abbiano i requisiti dimensiona­li delle Pmi (con la contraddiz­ione, però, che le Srl di grandi dimensioni non possono mettere le loro quote di capitale sul mercato, mentre possono farlo le Pmi-Srl) ma anche prevede una serie di possibilit­à operative (acquistare le proprie partecipaz­ioni o prestare assistenza finanziari­a al loro acquisto e, appunto, emettere categorie di quote), in precedenza precluse a tutte le Srl a meno che si trattasse di Srl start-up innovative e che, quindi, erano attuabili, in pratica, solo dalla società che avesse la veste di società azionaria

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