Open day e colloquio per valutare le attitudini
Il calo di idonei rispetto ai posti non preoccupa la categoria. Perché gli iscritti all’ Ordine sono comunque sovradimensionati rispetto alle esigenze se è ve roche nel nostro Paese ci sono 2,5 architetti ogni mille abitanti, contro 1,33 della Germania e o ,45 della Francia. Ma una riforma del sistema di accesso programmato serve comunque perché quello attuale è« totalmente errato ». A dirlo è Paolo Malara, coordinatore del dipartimento Università, tirocini ed esami di Stato del Consiglio nazionale degli architetti (Cna), che sottolinea come alcune scuole storiche di architettura siano addirittura in o verbo ok ing(i Politecnici di Milano e Torino ad esempio ). E aggiunge :« Il test attuale non fa selezione rispetto alla vocazione e all’attitudine degli studenti ». Sul tavolo c’ è già una proposta che è stata inviata al ministro dell’istruzione Marco Bussetti. Due i punti qualificanti: una selezione all’ingresso preceduta dagli i open day di orientamento e incentrata su un colloquio attitudinale; un tirocinio obbligatorio in uscita prima dell’ esame di Stato, magari semplificato. Conu nocchio di riguardo-conclude-anche perle attività di laboratorio. «Non è possibile - spiega - avere un rapporto docente/ studenti di 1 a 90 o 100. Dobbiamo scendere a 1 a 25 o 30 come nel resto d’ Europa ».
Paolo Malara, coordinatore dipartimento Università