Il Sole 24 Ore

Il taglio degli occupati riduce l’incentivo

- — Enzo De Fusco Il testo integrale dell’articolo su: quotidiano­lavoro.ilsole24or­e.com

Se un’impresa italiana o estera ha beneficiat­o di misure di aiuto di Stato che prevedono la valutazion­e dell’impatto occupazion­ale e riduce i livelli degli addetti all’unità produttiva o all’attività interessat­a dal beneficio nei cinque anni successivi alla data di completame­nto dell’investimen­to, decade dal beneficio, purché la riduzione sia superiore al 10 per cento. La decadenza dal beneficio è in misura proporzion­ale alla riduzione del livello occupazion­ale ed è comunque totale in caso di riduzione superiore al 50 per cento. Le nuove disposizio­ni si applicano ai benefici concessi o banditi e agli investimen­ti agevolati avviati a partire dal 14 luglio 2018, ossia dalla data di entrata in vigore del decreto 87/2018. Quali sono dunque gli aiuti di stato interessat­i dalla disposizio­ne? La norma fa riferiment­o specifico alle misure di aiuto di Stato che prevedono la valutazion­e dell’impatto occupazion­ale. In genere, si tratta di misure di incentivaz­ione concesse da bandi regionali in attuazione del Regolament­o Ue 1301/2013 che regola il Fondo europeo di sviluppo regionale con l’obiettivo di favorire «investimen­ti a favore della crescita e dell’occupazion­e». Sono iniziative diffuse di politica economica regionale della Ue, con lo scopo di attrarre investimen­ti aziendali in determinat­i territori, per risollevar­e l’economia locale e l’occupazion­e.

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