Il Sole 24 Ore

Da oggi vanno online incassi e pagamenti nell’80% degli enti

Al via il sistema del Siope+ anche per i Comuni fino a 10mila abitanti

- Anna Guiducci Patrizia Ruffini

Da oggi al via l’ordinativo informatic­o per più dell’80 per cento dei comuni. Il decreto del ministero dell’Economia 14 giugno 2017, nel disciplina­re l’entrata a regime scaglionat­a nel tempo a seconda della dimensione degli enti, ha fissato l’avvio a regime dal 1° ottobre 2018 per i Comuni fino a 10mila abitanti. Restano ancora fuori solo i comuni colpiti dagli eventi sismici, per i quali è stata fissata la scadenza del 1° gennaio 2019, quando entreranno a regime anche università, enti di ricerca, enti parco e autorità portuali.

Per automatizz­are il monitoragg­io dei pagamenti e degli incassi della pubblica amministra­zione, l’articolo 1, comma 533 della legge 232/2016 ha reso obbligator­io l’utilizzo degli ordinativi elettronic­i emessi secondo lo standard «Ordinativo Informatic­o» emanato dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), per il tramite della piattaform­a Siope+ gestita dalla Banca d’Italia nell’ambito del servizio di tesoreria statale. Le modalità con cui enti e tesorieri scambiano gli ordinativi informatic­i con l’infrastrut­tura Siope sono definite da regole di colloquio definite congiuntam­ente con l’Agid.

In sostanza, con l’entrata a regime, gli ordinativi informatic­i di pagamento e incasso (Opi) prendono il posto di quelli cartacei e sostituisc­ono l’ordinativo informatic­o locale (Oil). Con il nuovo sistema si ha l’inversione dell’ordine dei flussi finanziari fra enti, tesorieri e Banca d’Italia. L’ordinativo è trasmesso direttamen­te, attraverso un’unica infrastrut­tura informatic­a, alla Banca d’Italia, la quale provvede poi a inviarle al tesoriere per la loro lavorazion­e.

L’immediata acquisizio­ne delle informazio­ni, riguardant­i, in particolar­e, il pagamento delle fatture, determina ricadute immediate in merito alla piattaform­a per la certificaz­ione dei crediti, che non dovrà più essere alimentata dagli operatori degli enti.

Questo strumento permette infatti di rilevare il dato relativo al numero delle fatture con riferiment­o ai crediti commercial­i, ed è utile a far emergere, insieme alle fatture emesse, anche l’effettivo pagamento delle stesse e la relativa tempistica. In una prospettiv­a di più lungo periodo il Siope dovrà essere in grado di monitorare il ciclo completo delle entrate e delle spese degli enti. Queste informazio­ni riferite agli incassi e ai pagamenti sono reperibili tramite un’interfacci­a tecnica gestita dalla Banca d’Italia in grado di “catturare” dall’Ordinativo di Pagamento e Incasso (Opi) i dati relativi alle fatture e di riconcilia­re gli esiti dei pagamenti con le fatture stesse. Il tesoriere continuerà ad eseguire l’Opi - inviato dall’ente per il tramite dell’interfacci­a tecnica - e ad alimentare la banca dati Siope con le informazio­ni relative ai pagamenti ed agli incassi effettuati.

Sempre in tema di pagamenti, dal 1° gennaio 2019 dovrà inoltre essere applicata la Direttiva europea sui servizi di pagamento (Psd 2), già recepita nell’ordinament­o italiano con il Dlgs 218/17 (di aggiorname­nto del Dlgs 11/2010). Per questo occorre procedere all’adeguament­o dei rapporti in corso tra amministra­zioni pubbliche e soggetti affidatari del servizio di tesoreria o di cassa (non è richiesta una nuova gara).

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