Da oggi vanno online incassi e pagamenti nell’80% degli enti
Al via il sistema del Siope+ anche per i Comuni fino a 10mila abitanti
Da oggi al via l’ordinativo informatico per più dell’80 per cento dei comuni. Il decreto del ministero dell’Economia 14 giugno 2017, nel disciplinare l’entrata a regime scaglionata nel tempo a seconda della dimensione degli enti, ha fissato l’avvio a regime dal 1° ottobre 2018 per i Comuni fino a 10mila abitanti. Restano ancora fuori solo i comuni colpiti dagli eventi sismici, per i quali è stata fissata la scadenza del 1° gennaio 2019, quando entreranno a regime anche università, enti di ricerca, enti parco e autorità portuali.
Per automatizzare il monitoraggio dei pagamenti e degli incassi della pubblica amministrazione, l’articolo 1, comma 533 della legge 232/2016 ha reso obbligatorio l’utilizzo degli ordinativi elettronici emessi secondo lo standard «Ordinativo Informatico» emanato dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), per il tramite della piattaforma Siope+ gestita dalla Banca d’Italia nell’ambito del servizio di tesoreria statale. Le modalità con cui enti e tesorieri scambiano gli ordinativi informatici con l’infrastruttura Siope sono definite da regole di colloquio definite congiuntamente con l’Agid.
In sostanza, con l’entrata a regime, gli ordinativi informatici di pagamento e incasso (Opi) prendono il posto di quelli cartacei e sostituiscono l’ordinativo informatico locale (Oil). Con il nuovo sistema si ha l’inversione dell’ordine dei flussi finanziari fra enti, tesorieri e Banca d’Italia. L’ordinativo è trasmesso direttamente, attraverso un’unica infrastruttura informatica, alla Banca d’Italia, la quale provvede poi a inviarle al tesoriere per la loro lavorazione.
L’immediata acquisizione delle informazioni, riguardanti, in particolare, il pagamento delle fatture, determina ricadute immediate in merito alla piattaforma per la certificazione dei crediti, che non dovrà più essere alimentata dagli operatori degli enti.
Questo strumento permette infatti di rilevare il dato relativo al numero delle fatture con riferimento ai crediti commerciali, ed è utile a far emergere, insieme alle fatture emesse, anche l’effettivo pagamento delle stesse e la relativa tempistica. In una prospettiva di più lungo periodo il Siope dovrà essere in grado di monitorare il ciclo completo delle entrate e delle spese degli enti. Queste informazioni riferite agli incassi e ai pagamenti sono reperibili tramite un’interfaccia tecnica gestita dalla Banca d’Italia in grado di “catturare” dall’Ordinativo di Pagamento e Incasso (Opi) i dati relativi alle fatture e di riconciliare gli esiti dei pagamenti con le fatture stesse. Il tesoriere continuerà ad eseguire l’Opi - inviato dall’ente per il tramite dell’interfaccia tecnica - e ad alimentare la banca dati Siope con le informazioni relative ai pagamenti ed agli incassi effettuati.
Sempre in tema di pagamenti, dal 1° gennaio 2019 dovrà inoltre essere applicata la Direttiva europea sui servizi di pagamento (Psd 2), già recepita nell’ordinamento italiano con il Dlgs 218/17 (di aggiornamento del Dlgs 11/2010). Per questo occorre procedere all’adeguamento dei rapporti in corso tra amministrazioni pubbliche e soggetti affidatari del servizio di tesoreria o di cassa (non è richiesta una nuova gara).