Il Sole 24 Ore

Nuova trasmissio­ne dopo la nota di variazione

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Come va inviata e conservata la nota di variazione, se il gestionale non permette la modifica dei file Xml generati? Esempio di flusso: genero il documento Xml dal mio gestionale; invio il file Xml al sistema di interscamb­io; lo sdi mi restituisc­e un errore sul file Xml; vado sul gestionale e “storno” la fattura emettendo una “nota di variazione” (documento con protocollo Iva); rigenero la fattura Xml (sistemando l’errore) e la invio allo Sdi.

Premesso che, come chiarito al punto 6 del provvedime­nto dell’agenzia delle Entrate 89757/2018 del 30 aprile 2018, anche per le note di variazione di cui all’articolo 26 del Dpr 633/72 valgono le stesse regole tecniche stabilite per le fatture – e pertanto anche per la trasmissio­ne tramite Sdi e relativa conservazi­one – per sanare un errore commesso nella fattura trasmessa e accettata dallo Sdi, il lettore dovrà procedere nel seguente modo: generare la “nota di variazione” con regolare protocollo Iva, speculare al contenuto della fattura contenente l’errore, in formato Xml; trasmetter­la allo Sdi; generare la nuova fattura Xml corretta con un nuovo numero di protocollo Iva; trasmetter­la allo Sdi. Per completezz­a, si consideri che il citato provvedime­nto ha previsto, con riferiment­o alle note di variazione, che – nell’ipotesi in cui il cedente/prestatore abbia eseguito la registrazi­one contabile della fattura elettronic­a per la quale abbia ricevuto una notifica di scarto dallo Sdi (ad esempio, per errata indicazion­e della partita Iva) – si dovrà fare esclusivam­ente una nota di variazione

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