Norma obbligatoria ma riparto impugnabile
Dopo avere installato termovalvole e contabilizzatori, l’amministratore ha inserito nell’ordine del giorno dell’assemblea l’adozione della nuova tabella millesimale per le spese di riscaldamento. Visto che la norma è obbligatoria, è possibile evitare il voto in assemblea?
Alla base dell’applicazione dei criteri previsti dalla norma Uni 10200 ci sono gli obblighi imposti dal Dlgs 102/2014, che prevede la contabilizzazione e ha carattere imperativo e inderogabile. Il decreto dispone una serie di sanzioni per chi non si adegua.
In tale contesto, l’adozione della norma in condominio sembrerebbe dover essere automatica, con l’assemblea che dovrebbe limitarsi a votare l’affidamento dell’incarico al tecnico e a prendere atto della nuova tabella. C’è però chi sostiene che anche l’adozione della Uni 10200 debba passare dall’assemblea ed essere approvata con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti e i 500 millesimi di proprietà (o di 333 millesimi, sussistendone i presupposti). Resta fermo il potere di impugnazione da parte del condomino che rilevi l’illegittimità dei criteri di ripartizione adottati, per esempio in sede di approvazione del preventivo (o del consuntivo) e del riparto.