Il manager amato dagli sfollati
Laureato in chimica, eletto nel 2017, è il primo sindaco non di sisnistra dal 1975
Manager internazionale, velista, primo sindaco di Genova dal 1975 a guidare una giunta non di sinistra, Marco Bucci (classe 1959) è diventato, da ieri, anche il Commissario per la ricostruzione del viadotto Morandi. Genovese, con una laurea in chimica e una in farmacia e un lungo vissuto all’estero Bucci ha ottenuto l’incarico dal Governo nonostante fosse parso fuori gioco, perché spesso in sintonia con il presidente della Regione Giovanni Toti. A ben vedere, però, Bucci ha sempre assunto posizioni differenti da quelle di Toti che, da governatore di centrodestra (e traino del manager diventato sindaco nelle elezioni comunali del 2017), era il candidato naturale alla carica di Commissario, essendolo già per l’emergenza. Ma l’apertura ad Autostrade e le sue critiche alla lentezza decisionale del Governo, hanno portato Toti fuori dalla rosa dei candidati. Bucci ha costantemente mantenuto un atteggiamento laico. Ha detto di volere, per il Morandi, una soluzione che fosse rapida ed efficace, al di là del fatto che a portarla avanti fossero Autostrade o altri. Non ha esitato a criticare il decreto governativo su Genova, sottolineandone le lacune; ma ha anche mostrato sempre disponibilità al dialogo con l’Esecutivo. E si è guadagnato la fiducia dei genovesi e degli sfollati del Morandi. Tanto che Franco Ravera, presidente del comitato degli sfollati, ha commentato così nomina di Bucci a commissario: «Speriamo che continui con lo stesso carattere a rappresentare Genova a Roma ora che sarà un rappresentante del Governo a Genova».