Per i corrispettivi telematici obbligo di invio in due tempi
Debutto dal 1° luglio 2019 fino a 400mila euro di ricavi e per il resto dal 2020
Obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi dal 1° luglio 2019 per i soggetti con volume d’affari superiore a 400mila euro e dal 1° gennaio 2020 per tutti gli altri, con possibilità di avvio graduale in ragione della tipologia di attività esercitata e del livello di connettività web della zona territoriale in cui si opera. La bozza del decreto fiscale collegato alla manovra supera quindi l’attuale regime opzionale il quale resta in vigore, per il periodo d’imposta 2019, per i contribuenti che abbiano esercitato l’opzione entro il 31 dicembre 2018.
La trasmissione dei dati dei corrispettivi, oltre a far venire meno l’obbligo di tenuta del relativo registro (articolo 24 del Dpr 633/1972), completa e semplifica il processo di certificazione fiscale, avviato dal 1° gennaio 2019 con l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica. L’adempimento potrà essere realizzato avvalendosi dei registratori telematici (Rt), ovvero di appositi strumenti hardware e software, i cui modelli siano stati approvati dalle Entrate. I registratori telematici sono predisposti per certificare i corrispettivi di vendita rilasciando i cosiddetti documenti commerciali, ovvero emettendo fattura elettronica anche semplificata, sottoscrivendo a fine giornata digitalmente con sigillo elettronico dell’Agenzia e il flusso dati al fine di trasmetterlo al fisco con cadenza giornaliera e in maniera automatizzata. Le regole operative sono quelle del provvedimento delle Entrate del 28 ottobre 2016 e già utilizzate da chi ha esercitato l’opzione per la trasmissione.
L’agevolazione fiscale
A tale proposito è previsto il riconoscimento di un’agevolazione finanziaria in misura pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto o l’adattamento degli attuali registratori di cassa: il contributo viene anticipato dal fornitore sotto forma di sconto e a questo rimborsato come credito di imposta di pari importo da utilizzare in compensazione. Nella relazione illustrativa alla bozza di decreto, viene inoltre ricordato come la stessa agenzia delle Entrate, in un arco temporale stimato in almeno un anno, potrebbe regolamentare ulteriori strumenti analoghi a quelli già creati per la fatturazione elettronica, quali appunto una procedura web gratuita utilizzabile anche da tablet o smartphone oppure mediante Pos evoluti in grado di trasmettere non solo l’avvenuto pagamento ma anche i dati dei corrispettivi.
Esoneri con decreti ministeriali
Tenuto quindi conto sia della capacità dei produttori di registratori telematici di immettere sul mercato un numero di macchine tale da consentire l’avvio generalizzato dell’obbligo che dei differenti livelli di connettività internet a seconda delle zone del territorio nazionale in cui si opera, la proposta di decreto delega a un decreto del ministero dell’Economia l’individuazione di specifici esoneri in ragione della tipologia di attività esercitata. Inoltre con altro decreto, di concerto con il Mise, ulteriori esoneri potranno essere previsti in ragione del livello di connessione di rete necessaria per la trasmissione dei dati. Con l’avvio dell’obbligo di invio dei corrispettivi, la riduzione di due anni dei termini ordinari di accertamento opererà al verificarsi dell’unica condizione secondo cui tutti i pagamenti, effettuati e ricevuti, oltre i 500 euro avvengano con strumenti tracciabili.