Con il rilancio di MALO torna in vetrina l’eccellenza italiana del cashmere
L’azienda nuovamente in mani italiane rientra sul mercato all’insegna del miglior artigianato Made in Italy
Il cavaliere bianco del cashmere torna ad essere espressione di eccellenza totalmente
Made in Italy. I capi prodotti si distinguono per un filato pregiato lucido, setoso che realizza capi morbidi, caldi ed accoglienti: tre parole d’ordine che caratterizzano i capi della Malo la cui produzione ha finalmente trovato un nuovo punto di equilibrio dopo traversie gestionali.
Ora il brand di cashmere deluxe è passato al 100% sotto il controllo di una cordata di investitori italiani che si è aggiudicata l’azienda.
A scendere in campo sono stati Walter Maiocchi, presidente della realtà mantovana di impianti di refrigerazione Zanotti con la quota di maggioranza, insieme a Luigino Belloni con il ruolo di direttore commerciale, che hanno gestito l’operazione attraverso la finanziaria Finplace Due. A loro, con una quota di minoranza, si è affiancato Mario Stangoni, con esperienze nel settore moda. Il CDA della nuova realtà sarà composto dai tre imprenditori con Maiocchi nel ruolo di presidente.
SOLO QUALITÀ ARTIGIANALE “Noi puntiamo tutto sulla qualità artigianale del cashmere italiano e la Malo produrrà tutti i suoi capi non solo in Italia ma nei propri stabilimenti - spiega
Maiocchi che continua - Parallelamente al rilancio della produzione punteremo anche sul total look allargando con gradualità la produzione di Malo ad accessori che avranno come linea guida il fatto di essere caldi, morbidi e accoglienti. In questo senso progetteremo borse e altri accessori arricchiti proprio dal cashmere che non potrà mai mancare in nessuno dei prodotti che amplieranno la gamma della maglieria. Ad ogni modo presenteremo la nostra prima collezione nella primavera del prossimo anno e da lì inizierà il nostro sviluppo in un settore che vede già importanti player nazionali ma dai quali ci vogliamo distinguere proprio per l’artigianalità e la tradizione della nostra produzione”.
OBIETTIVO EXPORT Un rilancio che non può non prescindere da una produzione esclusivamente Made in Italy. La sede infatti rimane a Campi Bisenzio (Fi) ma, in prospettiva, si sta valutando la possibilità di ampliare lo stabilimento di Borgonovo Val Tidone in provincia di Piacenza. L’attività di Malo sarà in continuità. «Faremo un esercizio di tre mesi per il 2018, ripartendo da zero, per poi - conclude Maiocchi - tornare alla normalità nel 2019, che sarà di consolidamento. Lo sviluppo sarà in quello successivo, con la crescita trainata dall’estero”. L’obiettivo export, che ora è pressoché inesistente, è quello di raggiungere il 70% del fatturato grazie all’esperienza personale dei soci e rivedendo in maniera sostanziale la rete di vendita e di rappresentanza all’estero per metterla in condizione di realizzare questo importante obiettivo.
Senza trascurare, naturalmente, i negozi monomarca di Milano, Roma, Forte dei Marmi, Porto Cervo e Porto Rotondo, l’outlet aziendale e la società spagnola che detiene il negozio di Marbella.
Insieme agli stabilimenti produttivi sono stati garantiti anche i posti di lavoro per i 109 dipendenti che anzi, secondo Maiocchi, potrebbero moderatamente aumentare se i piani di sviluppo troveranno concreta realizzazione. Da puntualizzare comunque che le forti competenze professionali trovate in azienda, sono stati uno dei motivi per cui la cordata di imprenditori ha deciso di puntare risorse e idee su Malo. Lo stile di Malo è un lusso non ostentato, un’eleganza raffinata oltre il tempo e le mode del momento, il maglioncino che rimane nell’armadio per anni senza perdere qualità e perfezione. Mantenere l’eccellenza acquisita nel tempo è uno dei principali obiettivi del futuro, e questo non può esimersi da una produzione artigianale fatta ancora da mani esperte e da tanta passione per questo lavoro.