Farmaci anti-Hiv, Gsk sceglie Parma per la produzione
La società ha investito 30 milioni negli impianti di San Paolo di Torrile
Una scommessa sull’innovazione. Il nuovo impianto di 1.500 metri quadrati - realizzato nello stabilimento GlaxoSmithKline (Gsk) di San Paolo di Torrile a Parma appena inaugurato – è stato costruito nel tempo record di poco più di un anno con un investimento di 30 milioni di euro. La multinazionale inglese ha scelto l’Italia per la produzione di un nuovo farmaco anti-Hiv, il fostemsavir di ViiV Healthcare, (farmaceutica specializzata nella terapia dell’Aids a maggioranza GlaxoSmithKline, in partecipazione con Pfizer Inc. e Shionogi Limited) destinato ai pazienti che non riescono ad avere benefici con la terapia antiretrovirale oggi disponibile. E che vengono considerati “orfani“di trattamenti efficaci.
Fostemsavir appartiene infatti a una nuova classe di antiretrovirali che agisce inibendo l’attachement, cioè l’attacco del virus alla cellula, impedendo quindi l’entrata dell’Hiv nel linfocita, la successiva replicazione e infezione. Il medicinale è in fase avanzata di sperimentazione.
«II candidato farmaco, una volta completati gli studi clinici, verrà prodotto a Parma per tutto il mondo - spiega la direttrice dello stabilimento parmense Maria Chiara Amadei -. Ma già da domani il nuovo impianto inizierà a produrre i primi lotti per la presentazione della domanda di registrazione di fostemsavir negli Stati Uniti e in Europa nel 2019/2020». E aggiunge: «Oggi diamo un segnale importante di consolidamento della nostra presenza in questo territorio nel lungo periodo attraverso una forte innovazione. Anche se qui produciamo per tutto il mondo farmaci innovativi con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, realizzare una struttura ad hoc per produrre un farmaco anti-Hiv è stata una sfida che siamo riusciti a vincere grazie all’impegno dei nostri collaboratori e alle competenze tecniche del territorio».
Nato nel 1984, il sito produttivo di San Polo di Torrile fa parte del network produttivo Gsk ed è specializzato nell’introduzione di nuovi prodotti e nella fornitura a livello mondiale di una serie di farmaci fra cui i recenti anticorpi monoclonali per il Lupus eritematoso sistemico e per l’asma grave.
Con oltre 640 collaboratori che lavorano nel sito in diverse aree, lo scorso anno Parma ha prodotto 110 milioni di unità, destinate a 120 mercati in tutto il mondo. Con gli altri due siti produttivi di Verona e di Rosia (vicino Siena) si raggiungono 215 milioni di unità prodotte, e l’export generato è intorno 550 milioni di euro.
«Con questo investimento – conclude Luis Arosemena, presidente e amministratore delegato di Gsk - proseguiamo una tradizione di ricerca e produzione industriale che ci vede impegnati in questo Paese dal 1904 e oggi presenti con un Centro ricerche, tre stabilimenti che producono farmaci e vaccini esportati in tutto il mondo e oltre 4mila dipendenti. Il settore farmaceutico è strategico per l’Italia, in Europa e nel mondo e noi vogliamo contribuire a farlo crescere ulteriormente».