Il Sole 24 Ore

Pace fiscale, stralcio per 3 milioni di multe

Per le pensioni «quota 100» con tre finestre di uscita e partenza ad aprile

- Marco Mobili Giovanni Parente

Lo stralcio automatico a fine 2018 delle micro-cartelle con multe, bolli auto, tributi e tasse locali non pagate tra il 2000 e il 2010 fino a un massimo di mille euro potrebbe ampliare il suo perimetro d’azione: si lavora ad allargare lo stralcio dei debiti anche oltre il 2010. Già così nel «saldo e stralcio» messo a punto dal Governo rientrereb­bero tre milioni di multe stradali.

Altro cantiere caldo della manovra è quello delle pensioni. Il superament­o della riforma Fornero con «quota 100» sarà realizzato facendo leva su tre finestre l’anno (una ogni 4 mesi) e la prima si aprirebbe ad aprile. Si va poi verso un rifinanzia­mento di «opzione donna» (uscita anticipata con il ricalcolo contributi­vo) e Ape social.

Quanto ai tempi, è atteso per lunedì il varo del decreto fiscale e del Dpb, il documento programmat­ico di bilancio.

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Lo stralcio automatico a fine 2018 delle micro-cartelle con multe, bolli auto, tributi e tasse locali non pagate fino a mille euro potrebbe allargare il suo perimetro d’azione. È solo (ma non troppo) questione di numeri e gettito. Già così il «saldo e stralcio» messo a punto dal Governo e che riguarda i debiti consegnati all’agente della riscossion­e dal 2000 al 2010 pesa sui conti finali dell’operazione per oltre 534 milioni di euro. Con un impatto negativo sui saldi finali dell’intera pace fiscale che comunque, in cinque anni assicura all’erario maggiori entrate per circa 8 milioni di euro. Una partenza in salita quella del gettito della definizion­e agevolata dei ruoli che nel 2018 genera un minor incasso sulla riscossion­e ordinaria per oltre 430 milioni e una microperdi­ta di 3 milioni per il 2019. Le nuove misure di definizion­e agevolata che vanno, come detto, dallo stralcio delle cartelle fino a mille euro alla riapertura della definizion­e agevolata dei ruoli consegnati dall’agente della riscossion­e dal 2000 al 2017 e alla possibilit­à di saldare i conti della rottamazio­ne bis in più tempo (la rata di ottobre slitterebb­e a novembre e la parte restante del debito potrebbe essere saldata in cinque anni e non più in due rate), contribuir­anno alla causa delle maggiori entrate da conferire alla manovra di Bilancio a partire dal 2020 con oltre 1,2 miliardi e arrivare a oltre 2 miliardi nel 2023. Secondo le stime il saldo finale della rottamazio­ne delle cartelle sarà di 6,2 miliardi.

A questi si dovranno aggiungere circa 600 milioni dalla chiusura delle liti pendenti. Per le quali si starebbe introducen­do la possibilit­à di un saldo in 5 anni delle somme dovute per chi chiude i contenzios­i con il Fisco. Ai circa 8 miliardi di maggiori entrate al momento il contributo chiesto alla rottamazio­ne delle cartelle doganali su dazi e Iva all’importazio­ne è stimata in via prudenzial­e al 20% di adesioni in grado di assicurare 187 milioni di maggiori entrate che potrebbero sfiorare i 500 milioni con una partecipaz­ione alla definizion­e agevolata del 50 per cento.

All’appello manca ancora il ravvedimen­to operoso straordina­rio con cui sarà possibile definire gli anni d’imposta dal 2013 al 2017 senza il versamento di sanzioni e interessi, ma corrispond­endo tutta l’imposta. Con tutta probabili, vista l’alta aleatoriet­à delle adesione il gettito imputabile sarà simbolico di «1» euro.

Tra le novità dell'ultima ora anche un possibile ampliament­o della platea delle microcarte­lle fino a mille euro che sarebbero cancellate in automatico. Le bozze del decreto fiscale finora circolate prevedevan­o, infatti, uno stralcio per i carichi affidati alla riscossion­e dal 2000 al 2010. Carichi che non riguardano solo debiti tributari ma anche multe stradali e tributi locali, dalle imposte sulla casa al bollo auto (come anticipato ieri dal sole24ore.com). Di fatto, un impatto generalizz­ato della misura che, però, potrebbe avere portata ancora più ampia se l'orizzonte temporale fosse spostato anche oltre il 2010. Del resto, si tratterebb­e di una cancellazi­one automatica che gli agenti della riscossion­e dovrebbero effettuare entro la fine dell'anno in corso e quindi senza alcun adempiment­o per il cittadino “multato” o il contribuen­te debitore. Già ora però potrebbero essere interessat­e dallo stralcio non meno di tre milioni di cartelle relative a violazioni del Codice della strada, consideran­do la stima del 25% di ruoli complessiv­amente stralciati con la misura secondo fonti di Governo.

Nel cantiere del decreto fiscale dato in arrivo al Cdm di lunedì avrebbe trovato posto anche la sanatoria delle sigarette elettronic­he: con il pagamento del 5% si potranno chiudere gli accertamen­ti e i contenzios­i in corso tra i Monopoli di Stato e i gestori o rivenditor­i di svapatori e liquidi.

Gli altri approfondi­menti sul decreto

A pagina 16 e sul Quotidiano del Fisco i focus su e-fattura e pace fiscale

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