Quota 100 con 4 uscite e stretta pensioni d’oro
Le misure
Con la legge di Bilancio arrivano “quota 100”, per consentire il pensionamento a 62 anni con 38 di contributi, e il raffreddamento del meccanismo di indicizzazione delle pensioni cosiddette “d’oro”. Quest’ultima misura era stata indicata per il decreto fiscale ma la moral suasion del Quirinale e le perplessità della Lega l’hanno fatta slittare nel disegno di legge. Si sta lavorando anche a una pace contributiva a maglie larghe con possibile rimborso fino a 5 anni dei versamenti mancanti senza interessi e more.
I nodi
Dalla stretta sulle pensioni d’oro il governo punta a risparmiare un miliardo in tre anni. Per centrare l’obiettivo si dovrà lavorare sia sulla soglia minima (ora a 4.500 euro netti al mese) sia sul tipo di rimodulazione dello schema di indicizzazione oggi previsto. Su “quota 100” resta il problema della sostenibilità della misura che, secondo Matteo Salvini dovrebbe consentire un ritiro anticipato fino a 5 anni a 400mila lavoratori. Sulla pace contributiva resta da verificare se l’intesa Lega-M5S terrà, inoltre è da vedere se la massa di pagamenti mancati in Inps aggredibile è veramente tale.